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GUIDE DI VIAGGIO / CROAZIA

Spalato: Cosa Vedere, Mare e Guida di Viaggio

Guida pratica alle migliori cose da vedere a Spalato, con i consigli della gente del posto sui migliori ristoranti e hotel, su come visitare le isole nei dintorni e come organizzare il viaggio.

Spalato Croazia

Dai gloriosi resti del Palazzo di Diocleziano alle favolose isole del sud della Dalmazia, la bella Spalato sa sorprendere e affascinare. Ricca di contrasti, ma non per questo meno autentica, è una delle tappe essenziali di un viaggio in Croazia.

Spalato (in croato Split) è l’anima vivace e sofisticata della Dalmazia meridionale, punto di partenza per esplorare decine di isole disseminate di villaggi senza tempo, spiagge d’indescrivibile bellezza e paesaggi marini mozzafiato. Ma è anche una città dalla storia millenaria, luogo prediletto dall’imperatore romano Diocleziano, al punto da costruirvi la propria residenza e il proprio mausoleo mortale.

Situata lungo la bella costa croata, è oggi la seconda città per grandezza del paese. Specialmente d’estate attrae migliaia di visitatori provenienti da ogni parte del mondo, il che la rende piena di contrasti: dai suoi grigi sobborghi si passa alla sfrontata sofisticatezza del centro storico, ormai affollato di negozi, ristoranti e hotel raffinati. Se vi state domandando cosa vedere a Spalato, la risposta è semplice: partite dal Palazzo di Diocleziano che grosso modo coincide con buona parte del centro storico ed è Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO, continuate con l’abitato medievale d’impronta veneziana e proseguite alla scoperta degli angoli più nascosti ed autentici.

Con questa guida proverò ad aiutarvi a visitare Spalato come fareste con un amico del posto, fornendovi anche qualche consiglio sui migliori ristoranti ed hotel e su come visitare le tante meraviglie della regione circostante. Non fatevi scoraggiare dalle folle di turisti e delle trappole a loro uso e consumo che come sempre attanagliano le città d’arte. Tuffatevi nel suo meraviglioso mix d’architettura romana e gotico-medievale e poi respirate, prima di immergervi nel mare dalle tinte di smeraldo che circonda le isole e le coste rocciose e placide di quest’angolo di Croazia.

SPALATO E LA DALMAZIA MERIDIONALE: TRA STORIA, MARE E ISOLE DA SOGNO

Spalato è la seconda città per grandezza della Croazia, sede di uno dei più importanti porti del paese e crocevia per i viaggiatori diretti verso le isole, i borghi e le meraviglie naturali della regione della Dalmazia Meridionale. Affacciata sul mare Adriatico, sorge all’imbocco della Baia dei Castelli che da Trogir si estende verso Spalato passando per una serie di bei borghi marinari e per l’antica città di Salona, d’origini illiriche e greche ma di grande importanza in epoca romana, quando fu capitale della Dalmazia e città natale dell’Imperatore Diocleziano.

Il clima a Spalato è piacevole anche nel cuore dell’estate, rinfrescato dalle Alpi Dinariche che con il Monte Marjan (a ovest) e i monti Mali Kozjak e Mosor (a nord) fanno da scenico sfondo alla città, offrendo buone opportunità per escursioni tra le brulle montagne e favolose viste sul mare. Le principali attrazioni della regione – oltre al bel centro storico di Spalato e al suo Palazzo di Diocleziano, d’epoca romana – sono però le isole situate appena a largo della costa, facilmente raggiungibili con traghetti dal porto di Spalato.

Tra queste, le più popolari sono l’isola di Brač (detta anche Brazza), quella di Hvar (detta anche Lesina) e quella di Šolta, seguite da Vis (detta anche Lissa) e Korčula (detta anche Curzola e più facilmente raggiungibile dalla penisola di Orebić, più a sud di Spalato), da dove si può raggiungere una delle più remote, l’isola di Lastovo (detta anche Lagosta). A completare l’arcipelago una dozzina di minuscole isole e isolotti per lo più disabitati, con la più remota che è la piccola isola di Pelagosa, distante appena 45 km dall’isola di Pianosa delle Tremiti e 50 km dalla costa garganica.

LE ISOLE E I DINTORNI DI SPALATO

L’isola di Brač è famosa per le sue spiagge, tra le più belle della Croazia, tra cui la famosissima Zlatni Rat (chiamata anche Capo d’Oro o Corno d’Oro), una distesa di ciottoli bianchissimi protesa verso un bellissimo mare smeraldo, che sovente cambia forma a causa delle maree. Da aprile ad ottobre ci sono gite in barca giornaliere che permettono di visitare la bella cittadina di Hvar e gli angoli più scenici della costa dell’isola, le vicine Isole Pakleni con le loro spiagge paradisiache, la favolosa Grotta Azzurra sull’isola di Biševo e diverse altre grotte marine e baie secluse, come quelle dell’isola di Vis, oltre alla meravigliosa laguna turchese della piccola isola di Budikovac.

Un’altra popolare gita in giornata da Spalato è la crociera in barca verso le isole di Brač e Solta, famose per le belle spiagge e per il mare cristallino. Ma da qui si può raggiungere facilmente anche il Parco Nazionale di Krka (detto anche della Cherca) con le sue favolose cascate e laghi color smeraldo.

I più famosi e spettacolari Laghi di Plitvice distano quasi 250 km da Spalato, ma ciò non toglie che siano una delle attrazioni più visitate da chi soggiorna in città. Infatti ci sono comodi tour guidati da Spalato che includono trasporto, guida e biglietti di ingresso. Ma se avete tempo e una macchina a disposizione, il mio consiglio è quello di guidare fin lì e pernottare in zona (idealmente la notte prima e dopo la visita).

IL CENTRO STORICO DI SPALATO

Oltre ai dintorni, facilmente esplorabili con gite in giornata da Spalato ma che volendo meritano di essere approfonditi con calma, soprattutto se si ha il giusto tempo a disposizione, l’attrazione sovrana della città è il suo bellissimo centro storico, grosso modo coincidente con l’antico Palazzo di Diocleziano, un tempo dimora del celebre imperatore romano ed oggi Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO.

Spalato è una bella città, piacevole da visitare e da godersi con calma, magari pernottando in uno dei tanti boutique hotel e B&B sorti all’interno dei palazzi storici del centro, come l’Hotel Agava Split, il Piazza Heritage Hotel e il Grisogono Palace Heritage Residence. Oppure gli eleganti Heritage Hotel Cardo e Judita Palace Heritage Hotel o il moderno Time Boutique Hotel.

Il centro storico di Spalato si visita agevolmente in poche ore e una giornata può essere sufficiente per godere delle sue principali attrazioni. Ma per godere al meglio dello charme di questa città dalle radici antiche e affascinanti, dall’anima romantica e dai tanti vicoletti nascosti tra le case in pietra, dovreste attendere la sera, quando gran parte dei turisti se ne va lasciando il posto ad un’atmosfera più conviviale e alla possibilità di godere della buona cucina regionale in uno dei suoi tanti, buoni ristoranti.

LE MIGLIORI COSE DA VEDERE A SPALATO

PALAZZO DI DIOCLEZIANO

Quando si parla di cosa vedere a Spalato non si può non parlare del Palazzo di Diocleziano, un tempo palazzo imperiale e residenza dell’imperatore romano Diocleziano, dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO fin dal 1979. Il nome potrebbe trarre in inganno: non aspettatevi di trovare un vero e proprio palazzo, perché praticamente gran parte dell’attuale centro storico di Spalato è in realtà il Palazzo di Diocleziano!

Il centro storico di Spalato: grosso modo la metà destra corrisponde al perimetro dell’antico Palazzo di Diocleziano, quella sinistra all’abitato d’epoca medievale e successiva.

L’imperatore era infatti innamorato della bella posizione sul mare di Spalato, tra l’altro sua terra natale, al punto che nel 293 d.C. decise di farvi costruire il sontuoso palazzo imperiale dove visse dal 305 d.C. e trascorse gli ultimi anni della sua vita, fino alla morte avvenuta probabilmente per suicidio nel 312 d.C.

Affacciato sul porto, il Palazzo di Diocleziano era un vasto complesso architettonico che aveva l’aspetto di una grande fortezza racchiusa da mura con torri, colonnati e porte che davano accesso a giardini e viali lungo i quali erano disposti sontuosi edifici, templi e palazzi, tra cui la residenza personale dell’imperatore. Il Palazzo di Diocleziano era a pianta rettangolare, elemento ancora facilmente riconoscibile nell’attuale centro storico, lungo 215 metri e largo 180.

Un complesso di mura ed edifici perimetrali ne segnava i confini, con tre vie d’accesso da terra ed una da mare, con un piccolo molo per l’attracco delle navi e l’ingresso delle merci, direttamente collegato con i magazzini del palazzo. L’accesso al palazzo avveniva per mezzo di quattro porte: la Porta d’Oro a nord, la Porta di Bronzo a sud, la Porta d’Argento a est e la Porta di Ferro a ovest.

Da queste si giungeva a viali disposti secondo la pianta classica degli accampamenti militari romani con il cardo ed il decumanus disposti perpendicolarmente e numerose vie trasversali. In particolare il decumanus, ovvero il viale rettilineo che andava dalla porta est a quella ovest, separava la residenza dell’imperatore e i sontuosi saloni di rappresentanza, dagli ambienti riservati al presidio militare.

I quadranti settentrionali ospitavano guardie, schiavi e servitori, mentre i quadranti meridionali erano occupati dalla residenza imperiale. Lungo questo tratto correva una galleria ad arcate affacciata sul mare dove era solito passeggiare l’imperatore, il tutto era costruito con materiali pregiati, inclusi marmi italiani e greci, pietra bianca della vicina isola di Brač e persino autentiche sfingi di granito nero trasportate fin dall’Egitto e utilizzate per decorare giardini e palazzi.

Dopo la morte di Diocleziano la residenza venne usata sporadicamente da altri imperatori e governatori romani, ma quando nel 614 d.C. la vicina città di Salona venne attaccata dagli Slavi e dagli Avari gli abitanti corsero a rifugiarsi all’interno del palazzo, occupandolo e trasformandolo a poco a poco in un borgo con centinaia di nuove abitazioni costruite per lo più con le pietre ottenute dalla demolizione delle mura e di molte altre strutture originarie. Questo diede vida all’attuale centro storico di Spalato, determinandone l’interessante mix architettonico visibile ancora oggi.

Nonostante le demolizioni e i vari rimaneggiamenti avvenuti nei secoli, diverse parti dell’originale Palazzo di Diocleziano sono giunte ben conservate fino a noi. Questo comprende parte delle mura, delle porte, il peristilio (che era la piazza centrale del palazzo) e il Mausoleo di Diocleziano, attuale Cattedrale. Passeggiando lungo le tante stradine all’interno dell’originale perimetro del Palazzo di Diocleziano è possibile vedere circa 200 edifici dalla storia millenaria, che oggi ospitano abitazioni, hotel e b&b e numerosi ristoranti, negozi e musei.

ANTICHE PORTE DEL PALAZZO DI DIOCLEZIANO

L’accesso al Palazzo di Diocleziano avveniva per mezzo di quattro porte, una per ciascun lato della possente cinta muraria, denominate come i metalli: oro, argento, bronzo e ferro. Le porte avevano una finalità principalmente difensiva, per questo ogni porta era rinforzata da un complesso di torri e posti di guardia. Ancora oggi le quattro porte fungono da accesso all’area del Palazzo di Diocleziano, ad esempio venendo da nord passerete per la Porta Aurea (o Porta d’Oro), di cui resta ben preservata la facciata e la struttura originale con controporta e cortile d’armi.

La Porta Aurea era la più importante del Palazzo di Diocleziano, riservata all’imperatore e alla sua famiglia. La corrispettiva porta a sud è la Porta di Bronzo o Porta Aenea, che attualmente affaccia sul lungomare di Spalato ma un tempo era esposta direttamente sul mare, con un piccolo molo antistante. Oggi è uno dei più popolari accessi al Palazzo di Diocleziano, ma in origine aveva principalmente una funzione logistica. Infatti, da qui si accedeva direttamente alle cantine e ai magazzini, permettendo un rapido trasbordo delle merci dalle navi attraccate nel molo fino ai sotterranei del palazzo.

Il Vestibolo del Palazzo di Diocleziano, antico salone d’accesso alle residenze imperiali.

La porta aveva anche una funzione strategica, offrendo una via di fuga d’emergenza per mare all’imperatore in caso di assalto da terra. Pur essendo di dimensioni modeste, è una delle meglio conservate e fornisce uno degli accessi più suggestivi al centro storico di Spalato, attraverso gli antichi locali a volta dei sotterranei del palazzo che oggi ospitano negozi di souvenir e alcuni spazi museali che permettono di ammirare alcuni degli ambienti autentici dell’antico Palazzo di Diocleziano.

I sotterranei ricalcano fedelmente la planimetria di quelle che un tempo erano le antiche residenze imperiali, oggi andate perdute, e le cantine e i magazzini d’epoca romana sono tra i meglio conservati al mondo. Da qui si accede anche ad alcuni dei resti più suggestivi del palazzo, come il Vestibolo, un tempo accesso monumentale alle sale imperiali, i resti del criptoportico e delle terme, e quindi si procede verso il Peristilio, la piazza più antica e maestosa di Spalato, dalla quale si può continuare la visita verso l’antico quartiere medievale d’epoca romanica, eretto intorno al X secolo, che si estende a sud del Peristilio.

Venendo da ovest si accede tramite la Porta di Ferro, inglobata tra gli edifici antichi della vicina Piazza del Popolo (Narodni trg), che i locali chiamano semplicemente Pjaca. La piazza è caratterizzata dal vecchio municipio d’epoca veneziana, risalente al 1443 ed è il fulcro del centro storico di Spalato al di fuori delle mura del Palazzo di Diocleziano, costeggiata da bei palazzi antichi e residenze nobili, una delle quali adesso ospita l’elegante Judita Palace Heritage Hotel. Nonostante sia in apparenza una delle più nascoste, la Porta di Ferro è tra le più belle, sormontata dalla piccola Chiesa di Nostra Signora del Campanile con, per l’appunto, il suo campanile.

La Torre dell’Orologio Chiesa di Nostra Signora del Campanile eretta sulla Porta di Ferro del Palazzo di Diocleziano: notare il quadrante con 24 numeri anziché i classici 12.

La chiesetta è stata eretta nel VI secolo, durante il dominio bizantino, e inizialmente dedicata a San Teodoro di Amasea, protettore dei militari. Nel XIII secolo venne ribattezzata in onore della Madonna, data la pregiata icona lignea che in essa veniva custodita, ora visibile nel tesoro della Cattedrale di San Doimo. Il complesso è adornato da un campanile romanico costruito intorno al 1100 e presenta una graziosa torre dell’orologio che ha una curiosa particolarità: il quadrante delle ore ha 24 numeri, invece dei tradizionali 12.

L’ultima tra le porte del Palazzo di Diocleziano è la Porta d’Argento, che da accesso a chi viene da est e si trova proprio a pochi passi dalla Cattedrale di San Doimo. Ben conservata è la sua facciata esteriore, dove è possibile riconoscere anche alcuni resti di quelle che un tempo erano le due torri ottagonali laterali che la difendevano.

PERISTILIO

Il cuore del Palazzo di Diocleziano oggi è il Peristilio, la bella piazza rettangolare situata nei pressi della Cattedrale di San Doimo e circondata da colonne corinzie. Lungo 27 metri e largo 14, costruito in pietra bianca dell’isola di Brač con colonne in marmo italiano e sienite egiziana, il Peristilio era l’anticamera degli spazi riservati all’imperatore e luogo dove egli teneva i pubblici discorsi. Qui si tenevano anche le cerimonie e i giuramenti più importanti.

Il Peristilio, cuore del Palazzo di Diocleziano a Spalato.

Oggi il Peristilio è il luogo ideale da cui cominciare una visita al centro storico di Spalato, essendo situato praticamente al centro tra le varie attrazioni. D’estate ospita spesso performance teatrali e concerti di musica classica, ed inoltre funge da accesso verso il Vestibolo e il Museo Etnografico, dedicato alla storia, alla cultura e ai costumi locali.

Nel Peristilio è visibile una delle sfingi egizie del Palazzo di Diocleziano sopravvissute intatte fino a noi. Secondo gli storici queste sfingi in granito nero hanno più di 3.500 anni e furono portate a Spalato direttamente dall’Egitto per volere dell’imperatore. Si ritiene che originariamente ce ne fossero ben 12 ad adornare il palazzo, ma oggi resta intatta solo quella del Peristilio. Un’altra – seppur molto danneggiata – è visibile nei pressi del Tempio di Giove, poco più ad est del Peristilio, mentre frammenti di altre sfingi sono sparsi nei vari musei di Spalato.

Una delle sfingi egizie del Palazzo di Diocleziano.

Sul Peristilio affaccia la piccola Chiesa di San Rocco, risalente al XVI secolo, che oggi ospita l’ufficio informazioni turistiche, e alle sue spalle è ben riconoscibile il campanile della Cattedrale di San Doimo, costruita in quello che era il Mausoleo di Diocleziano, luogo di sepoltura dell’imperatore. Dal Peristilio si accede al Vestibolo, anticamera delle residenze imperiali, un salone di forma circolare un tempo riccamente decorato con mosaici e marmi e sormontato da un’imponente cupola ormai andata perduta: al suo posto rimane un grande foro centrale che lascia intravedere il cielo azzurro.

CATTEDRALE DI SAN DOIMO

Nel cuore del Palazzo di Diocleziano e proprio accanto al Peristilio si trova uno degli edifici più antichi e meglio conservati di Spalato, la Cattedrale di San Doimo. La sua storia è davvero interessante: la cattedrale sorge in quello che in origine era il Mausoleo di Diocleziano, costruito appositamente per ospitare le spoglie mortali dell’imperatore. Ma appena pochi secoli dopo, tra il V e il VII secolo, la sua tomba venne profanata dalla gente del posto, per lo più di fede cristiana.

Del sarcofago dell’imperatore e del suo corpo si perse ogni traccia, proprio mentre i cristiani erigevano una grandiosa chiesa sul suo monumento mortale. Questo suona proprio come una beffa, dato che Diocleziano fu uno dei grandi persecutori del cristianesimo. E per di più la nuova cattedrale di Spalato sarebbe stata intitolata a San Doimo, vescovo di Salona e martire cristiano, vittima proprio delle persecuzioni di Diocleziano.

Consacrata nel VII secolo, la Cattedrale di Spalato è considerata la più antica cattedrale cattolica al mondo ancora in uso nella sua struttura originaria, dato che poco del suo originale aspetto è stato cambiato nei secoli. Una delle modifiche più sostanziose è stata l’aggiunta del campanile nel XII secolo, ma resta piuttosto intatto il suo nucleo centrale, che si dice custodisca le reliquie di San Doimo e Sant’Anastasio, entrambi martiri di Salona, e si sviluppa intorno alla sala ottagonale del mausoleo, circondata da un portico con 24 colonne.

Gli interni sono decorati da pilastri in granito rosso e nicchie semicircolari, alcune delle quali accolgono numerosi capolavori d’arte, inclusa una serie di bassorilievi di diverse epoche, tra i quali sopravvivono alcune decorazioni pagane, come quelle che raffigurano l’imperatore Diocleziano con la moglie. Il coro, il pulpito e buona parte degli attuali interni della cattedrale risalgono al XIII secolo, così come la volta sopra l’altare maggiore, decorata con affreschi del pittore locale Dujam Vušković. Degne di nota anche le opere lignee sulla porta d’ingresso: 28 riquadri rappresentanti scene della vita di Cristo, 14 per ciascun lato, opera dello scultore croato Andrija Buvina.

Tra gli altari principali, quello di destra è stato finemente scolpito da Bonino da Milano nel 1427 ed è dedicato a San Doimo, mentre quello di sinistra è dedicato a Sant’Anastasio e presenta un rilievo raffigurante la Flagellazione di Cristo scolpito nella metà del ‘400 dal celeberrimo scultore dalmata Juraj Dalmatinac.

Gli interni riccamente decorati della Cattedrale di Spalato, tra le più antiche al mondo.

Un accesso laterale permette di visitare la Sagrestia e il Tesoro della Cattedrale, che custodisce preziose icone, reliquie, paramenti e manoscritti religiosi. Proseguendo la visita si incontra la cripta, che ospita anche la Cappella di Santa Lucia, tra le ultime martiri delle persecuzioni di Diocleziano contro i cristiani. Nella cripta c’è un pozzo dal quale, secondo una credenza locale, sgorga acqua miracolosa.

Il complesso della Cattedrale di Spalato viene completato dal battistero, situato in quello che un tempo era il Tempio di Giove, una delle strutture sacre del Palazzo di Diocleziano. Il tempio venne trasformato in un battistero dai cristiani tra il VI e il VII e quindi dedicato a San Giovanni Battista. Di piccole dimensioni e situato a poche centinaia di metri dalla cattedrale, conserva una autentica statua di San Giovanni Battista, opera del famoso scultore locale Ivan Meštrović.

I biglietti (7-11 €) solitamente includono la visita della chiesa, della cripta e del battistero, mentre il biglietto più completo include anche la possibilità di salire sulla cima del campanile alto 57 metri, da dove si gode di una bella vista sulla città.

MUSEI DI SPALATO

Spalato è anche una delle più importanti città d’arte e cultura della Croazia e vanta diversi piccoli ma interessanti musei. Tuttavia, se non siete grandi appassionati d’arte potreste tranquillamente saltarne la visita. Il più leggero da fruire è il piccolo Museo Etnografico di Spalato, situato in quella che un tempo era la Chiesa di Sant’Andrea e parte delle residenze imperiali. Fondato nel 1910, offre un’ampia panoramica sul folklore e sull’artigianato tradizionale dalmata.

La collezione si sviluppa su due piani, tra mostre temporanee e collezioni permanenti di ricami, abiti tradizionali, armi e giocattoli antichi, oltre ad una sezione sui mestieri artigiani di Spalato, dalla maglieria, alla ceramica, alla falegnameria. Dal museo si accede ad una terrazza panoramica affacciata sul Vestibolo, con una bella vista sul centro storico di Spalato.

Un’altro popolare museo all’interno del Palazzo di Diocleziano è il Museo della Città di Spalato, situato nel Palazzo Papalić in via Papalićeva, antica residenza nobile in stile gotico del XV secolo costruita da Juraj Dalmatinac per la ricca famiglia locale dei Papalić. Vale la pena visitare il museo anche solo per dare un’occhiata al palazzo, con il suo cortile, le antiche cantine, le stanze della servitù e il piano superiore, un tempo residenza della famiglia.

Oggi qui è ospitato un museo che racconta la storia di Spalato e del Palazzo di Diocleziano, ricostruendone tappe e vicende, mostrando ricostruzioni e mappe che permettono di farsi un’idea di come appariva ai tempi dell’antica Roma. Ampio spazio è dato anche al periodo medievale, con una collezione di armi, monete e con pannelli informativi (anche in inglese) che permettono di imparare qualcosa di più sulla storia della città.

Gli amanti d’arte potrebbero fare una visita alla Galleria di Belle Arti di Spalato, situata al di fuori del Palazzo di Diocleziano e di fronte alla Porta Aurea. Nota per essere uno dei più importanti musei d’arte della Croazia, vanta una collezione di oltre 5000 opere risalenti al periodo che va dal XIV secolo ad oggi, con un focus sul periodo austro-ungarico e jugoslavo e sull’arte contemporanea.

Proprio accanto alla galleria c’è la grande statua di Grgur Ninski o Gregorio di Nona, vescovo croato del X secolo che ebbe un ruolo fondamentale nell’evoluzione del cristianesimo in Croazia e della lingua croata, anche attraverso la traduzione dei testi sacri dal latino alla lingua paleoslava in alfabeto glagolitico. Alta quasi 9 metri, la statua è un’opera realizzata nel 1929 dallo scultore croato Ivan Meštrović. Se vi avvicinate noterete che l’alluce è piuttosto liscio e consumato perché, secondo una credenza locale, strofinarlo porta fortuna.

La statua di Grgur Ninski, opera del famoso scultore Ivan Meštrović situata nei pressi della Porta Aurea e della Galleria di Belle Arti di Spalato. Alle spalle il campanile della cappella di Sant’Arnir, opera quattrocentesca di Juraj Dalmatinac e unico resto del monastero di Sant’Eufemia (X secolo).

A Meštrović sono dedicati due altri interessanti musei di Spalato, entrambi situati nei pressi del Parco Forestale di Marjan (Šuma Marjan), ad ovest del centro storico. La Galleria Meštrović è un museo d’arte interamente dedicato al famoso scultore e situato in un bell’edificio del 1930, che un tempo è stato la residenza personale dell’artista. Gli interni sono stati preservati il più possibile nello stile dell’epoca e custodiscono circa 200 sculture e modelli in gesso e bronzo, oltre a più di 500 disegni e dipinti e quasi 300 progetti architettonici realizzati dall’artista tra il 1898 e il 1961.

Il biglietto della Galleria Meštrović permette di visitare anche la piccola tenuta di Kaštelet-Crikvine, situata a pochi passi e splendidamente affacciata sul mare, che in origine era una fortezza del XVI secolo. Acquistata da Meštrović nel 1939, venne più volte restaurata. Oggi ha l’aspetto di una cappella adornata da sculture e opere lignee dell’artista, con un cortile che d’estate ospita spettacoli teatrali all’aperto.

Merita una rapida visita anche il Museo Archeologico di Spalato, situato 1,5 km più a nord del centro storico, in una bella tenuta lungo ul. Zrinsko Frankopanska. Fondato nel 1820, il museo espone interessanti collezioni di sculture e mosaici classici suddivise per periodo storico, spaziando dalla preistoria all’antica Grecia e dal periodo romano al medioevo. Una sezione è dedicata all’archeologia subacquea, ovvero ai reperti trovati sui fondali dell’Adriatico. La maggior parte dei reperti proviene dagli scavi archeologici di Spalato e della vicina Salona, oltre che dalle varie isole, in particolare da Vis.

La vecchia fortezza di Gripe – circa 1 km ad est del Palazzo di Diocleziano – ospita, invece, il Museo Marittimo Croato, che offre un’ampia panoramica sulla storia della marina mercantile e militare della regione, dalla preistoria fino all’età contemporanea. Nel cortile del museo sono conservate alcune imbarcazioni del periodo a cavallo tra la fine dell’ottocento e l’inizi del novecento, mentre le sale custodiscono una collezione di oggetti, armi, modellini di navi, siluri, lanterne e fanali di segnalazione e molti altri reperti che narrano la storia delle genti di mare della Dalmazia.

PARCO FORESTALE DI MARJAN

Tra le cose da vedere a Spalato non può mancare il Parco Forestale di Marjan: questo grande promontorio boscoso occupa l’intera parte occidentale della città, appena ai margini del quartiere di Varoš e affacciato su uno dei tratti di mare più belli, dove ci sono anche alcune tra le migliori spiagge, come quelle di Kaštelet, di Kasjuni e di Bene. Dal lungomare una scalinata di oltre 300 gradini permette di raggiungere il Belvedere di Marjan, dal quale si ha una delle migliori viste sulla città.

Una tranquilla e calma passeggiata vi permetterà di apprezzare di ampie vedute sul mare e di scoprire antiche chiesette e vecchi eremi cristiani, come la Chiesa di S. Jere, quella di San Nicola e le due chiesette dedicate alla Madonna di Betlemme e a Nostra Signora dei Sette Dolori.

Una piccola curiosità: proprio ai piedi del parco di Marjan, circondata da un boschetto e affacciata sul mare, con una propria spiaggia, un porticciolo privato e perfino un vecchio bunker sotterraneo, c’è Villa Dalmazia che fu una delle residenze di villeggiatura ufficiali di Tito, costruita nel 1914 su progetto di Franjo Siler e destinata ad ospitare l’istituto di ricerca oceanografica. Altre pregiate ville lungo la costa ospitano oggi importanti centri scientifici, mentre Villa Dalmazia – confiscata nel 1947 a beneficio del leader jugoslavo – è oggi proprietà privata e per questo non visitabile.

LUNGOMARE E PIAZZA DELLA REPUBBLICA

Spalato, specialmente se visitata nel cuore dell’estate, può apparire caotica e stressante. D’altronde è una delle città più turistiche della Croazia e migliaia di visitatori si riversano per le sue strade, spesso giusto per poche ore, dando un’occhiata ai resti del Palazzo di Diocleziano e del centro storico medievale, prendendo d’assalto ristoranti e gelaterie, e riempiendo i vicoli dalla storia millenaria.

Ad uno sguardo superficiale si potrebbe restare delusi dalla calca eccessiva, dai prezzi quasi ovunque gonfiati, dal triste spettacolo dei falsi gladiatori e centurioni romani, dalle trappole per turisti che spuntano come funghi ad ogni angolo. Il male necessario che sembra affliggere ogni città turistica e che nei piccoli borghi della Dalmazia sembra essere amplificato.

Ma il viaggiatore sa che è necessario guardare oltre, assaporare con la giusta calma gli angoli più nascosti, non fermarsi alle apparenze e scoprire i posti più autentici, meno battuti. Non una toccata e fuga, ma a Spalato basterebbe giusto qualche ora in più, magari trascorrervi una notte e fare una passeggiata all’alba, e di colpo la città si mostrerà nel suo fascino meno sofisticato.

Vale la pena vagare anche al di fuori del perimetro del Palazzo di Diocleziano, partendo magari da est, da quel guazzabuglio di bancarelle che forma il cosiddetto Pazar, il vecchio mercato. Lungi dall’essere un’attrazione per turisti, sui banchi venditori locali propongono frutta e verdura, vino, miele, liquori locali, formaggi e affettati, ma anche artigianato, fiori e cianfrusaglie varie. Mescolatevi tra la gente del posto in questa sorta di mercato rionale, magari al mattino presto.

Intorno ci sono anche diversi bar e forni, ideali per la colazione. Per un caffè o un cappuccino il Caffe Bar Ladolina è uno dei posti preferiti dei locali e nelle vicinanze ci sono un paio di forni che vendono buoni burek, dolci ed altre specialità di pane, come la Pekarna Pazar e la Pekara Milaković.

Godetevi quindi una passeggiata sull’elegante lungomare di Riva, da dove si può ammirare la facciata del Palazzo di Diocleziano. Costeggiato da decine di café e ristoranti, è uno dei cuori pulsanti della vita notturna di Spalato ed è sempre affollato di turisti e gente del posto. Ai margini tra il Palazzo di Diocleziano e l’abitato medievale, vale la pena dare un’occhiata alla piccola Piazza Della Frutta con la sua torre veneziana degli inizi del ‘400 e la statua di Marko Marulić, poeta e umanista nato a Spalato nel 1450, ritenuto tra i più grandi autori della letteratura croata e fino a poco tempo fa raffigurato sulla banconota da 500 kune. Chi sarà stato mai l’autore della statua? Ivan Meštrović, ovviamente.

Da lì si può raggiungere in pochi minuti di cammino la bella Piazza del Popolo e la Porta di Ferro del Palazzo di Diocleziano, mentre procedendo verso ovest si va verso la parte più ottocentesca del centro storico di Spalato, caratterizzata dalla bella Piazza della Repubblica. Conosciuta anche semplicemente come Prokurative, è una delle più grandi piazze della Croazia ed un capolavoro d’architettura neo-rinascimentale d’ispirazione italiana voluto dall’allora sindaco Antonio Bajamonti, considerato uno dei massimi rappresentanti dei dalmati italiani in una Spalato all’epoca parte dell’impero austriaco ma d’etnia e lingua principalmente italiana.

Proprio di fronte alla piazza potreste dare un’occhiata al Monastero di San Francesco, uno dei principali luoghi spirituali di Spalato, che custodisce un bel chiostro del XIII secolo e la tomba del poeta Marko Marulić. Ancora pochi passi sul lungomare verso il porticciolo di Matejuška e giungerete alla scalinata per il belvedere sulla Collina di Marjan.

LE MIGLIORI SPIAGGE DI SPALATO

Spalato si trova lungo uno dei tratti più belli della costa croata e la regione circostante è piena di belle spiagge – per lo più di ciottoli o roccia – affacciate su un mare cristallino. La scelta migliore è pianificare almeno qualche giorno alla scoperta delle isole a largo della costa dalmata, dove si trovano decine di spiagge meravigliose e paesaggi marini mozzafiato. Ci sono anche dei comodi tour in barca da Spalato che permettono di trascorrere una giornata di mare e relax visitando alcune tra le spiagge più belle dell’arcipelago.

Le spiagge di Spalato non sono neanche lontanamente comparabili per bellezza a quelle delle isole, inoltre il centro affaccia sul porto e le spiagge migliori si trovano più a sud-est del centro storico, come quella di Žnjan (circa 3,5 km dal Palazzo di Diocleziano), nei pressi del Radisson Blu Resort & SPA. Il lungomare e le spiagge di Žnjan sono tra le migliori di Spalato ed offrono diversi beach club, bar e stabilimenti che noleggiano lettini e ombrelloni, ma non mancano ampie zone di spiaggia libera accessibile gratuitamente.

Più tranquille le piccole spiagge fuori dal centro città, lungo la strada per Podstrana e nei dintorni dell’elegante hotel Le Méridien Lav Split, affacciato su una baia molto meno turistica e sull’esclusiva Marina di Lav, un porto per yacht di lusso. Altre belle spiagge si trovano anche appena ai piedi della Collina di Marjan, oltre il lungomare ed il porticciolo turistico ad ovest del centro storico, come la spiaggia di Kaštelet e quella di Kasjuni.

Tra le più popolari spiagge di Spalato c’è quella di Bačvice, a pochi passi dal centro e proprio alle spalle della stazione. Situata proprio di fronte ad alcuni tra i migliori hotel di Spalato, come l’Hotel Park Split, il Briig Boutique Hotel e l’Hotel Villa Harmony, è particolarmente gettonata tra le famiglie dati i fondali poco profondi. Con una breve passeggiata si raggiunge anche la piccola spiaggia di Firule, che similmente alla precedente ha fondali abbastanza bassi. In luglio e agosto le spiagge di Spalato – specialmente quelle vicine al centro – sono quasi sempre molto affollate.

I MIGLIORI RISTORANTI DI SPALATO

L’atmosfera raffinata di Spalato ben si coniuga con un’offerta gastronomica di buon livello, ampia e variegata. Come per gli hotel, i prezzi dei ristoranti di Spalato sono un po’ più alti della media croata, e la qualità è ampiamente variabile. Non è tutt’oro quel che luccica e a Spalato di trappole per turisti ce ne sono molte. Per andare sul sicuro ho indagato con la gente del posto e verificato personalmente un bel po’ di indirizzi.

I ristoranti di Spalato servono per lo più cucina mediterranea e specialità dalmate, quindi principalmente piatti di pesce (pasta, risotti, fritture e grigliate) e carne alla griglia, oltre ad antipasti a base di prosciutto locale, formaggio e olive.

Partendo dalle trattorie locali, troverete ottimo pesce in tutte le salse – grigliato, fritto e stufato – in un’atmosfera informale e conviviale da Konoba Fetivi, alle spalle del Monastero di San Francesco. Provate gli stufati di pesce! Proprio di fronte c’è Konoba Matejuška, una taverna rustica a conduzione familiare che serve buoni piatti di pesce e carne. Buone specialità di mare anche da Konoba Otprilike Ovako, a pochi passi da Piazza della Repubblica, mentre Konoba Kod Joze serve ottime specialità della cucina croata a pochi passi dalla Galleria di Belle Arti.

Gli amanti dello street food non dovrebbero perdersi i gustosi panini con ćevapi e salsa da Kantun Paulina, alle spalle di Piazza della Repubblica. Chi è diretto fuori città può trovare ottimi ćevapi ed altre specialità balcaniche anche da Gyros Travnički Ćevap lungo Ul. Domovinskog Rata, a nord di Spalato.

Imperdibile la visita al Mercato del Pesce (Gradska Ribarnica o Peškarija) a pochi passi da Piazza del Popolo. Questo storico mercato coperto è il punto di riferimento a Spalato per l’acquisto dell’ottimo pescato del giorno, e se avete la possibilità di cucinare per conto vostro dovreste prendere in considerazione l’idea di preparare qualche buon piatto di pesce. Altrimenti potreste sedervi in uno dei pochi tavoli di Zlatna Ribica, un ristorantino alla buona situato proprio accanto che serve ottime fritture di pesce a prezzi abbordabili.

Per chi cerca qualcosa di più elegante e raffinato Bokeria Kitchen & Wine serve semplici (e non economici) piatti accompagnati da ottimi cocktail, drink e dolci. Cucina elaborata e una buona selezione di vini locali da Zinfandel Food & Wine Bar, uno dei ristoranti più noti nel centro di Spalato. Piatti d’ispirazione esotica in un’ambientazione molto gradevole da Fig Split, nel cuore del Palazzo di Diocleziano, mentre a pochi passi il Marvlvs Library Jazz Bar serve ottimi taglieri accompagnati da vino e birra locale in una casa gotica del XV secolo. Spostandosi verso la spiaggia di Bačvice, Konoba Matoni serve cucina curata e di buon livello in un’atmosfera piuttosto suggestiva, oltre ad un’interessante carta dei vini.

COME ARRIVARE A SPALATO

Spalato è facilmente raggiungibile dall’Italia con i traghetti diretti dal porto di Ancona, ma è piuttosto facile arrivarci anche via terra, percorrendo l’intera costa croata lungo la E65 o deviando sull’entroterra prendendo l’autostrada A1, più veloce e soprattutto meno trafficata. Da Trieste a Spalato sono circa 500 km, il che richiede almeno 6-7 ore di percorrenza, con possibilità di fare qualche interessante deviazione lungo il percorso per spezzare il viaggio, visitando ad esempio i Laghi di Plitvice, l’isola di Pag o la bella cittadina di Zara.

Che arriviate in traghetto o in aereo, se decidete di non viaggiare con la vostra auto potreste noleggiarne una in loco, praticamente indispensabile per esplorare al meglio la regione circostante. Ci sono autonoleggi economici e affidabili sia in città che nell’aeroporto, ma se viaggiate nei mesi estivi è consigliabile prenotare con largo anticipo. Potete trovare le migliori offerte con prezzi e disponibilità in tempo reale su Discovercars o su Rentalcars.

VOLI PER SPALATO

L’aeroporto di Spalato si trova a 25 km dal centro città ed è collegato con alcune principali città europee con voli operati da Croatia Airlines, inclusa una rotta da e per Roma Fiumicino. D’estate questo diventa uno dei principali aeroporti per i turisti diretti in Dalmazia e nel resto della Croazia. Molte compagnie europee hanno infatti voli stagionali operati nei mesi estivi da e per Spalato, inclusa ITA Airways (da Roma Fiumicino) e EasyJet (da Milano Malpensa e Napoli) oltre a Ryanair, Vueling e Wizz Air (tutte da Roma Fiumicino).

L’aeroporto di Spalato è collegato al centro città da autobus che partono di fronte al terminal. Il viaggio dura 30-50 minuti e i bus arrivano alla stazione degli autobus di Spalato, a pochi passi dal Palazzo di Diocleziano. I biglietti del bus diretto costano 8 € a tratta. Altrimenti si può prenotare un comodo ed economico transfer privato dall’aeroporto che vi porterà direttamente a qualsiasi indirizzo di vostra scelta nel centro di Spalato.

TRAGHETTI DA ANCONA A SPALATO E COLLEGAMENTI CON LE ISOLE

In estate ci sono collegamenti giornalieri in traghetto da Ancona a Spalato e viceversa operati da SNAV e Jadrolinija. Solitamente i traghetti impiegano circa 11 ore partendo la sera da Ancona (19.45 o 22.00) e arrivando la mattina a Spalato. I traghetti da Spalato ad Ancona solitamente partono la mattina intorno alle 10.30 e arrivano alle 20.00 ad Ancona, oppure la sera alle 22.00 per arrivare ad Ancona alle 7.00 del mattino. I prezzi partono dai 60-80 € a persona e 160-170 € per macchina con conducente. Biglietti, orari e prezzi aggiornati in tempo reale sono disponibili su Direct Ferries.

Da Spalato partono gran parte dei collegamenti in traghetto e aliscafo per le principali isole della Dalmazia meridionale. Dal porto principale di Gat Sv Petra, a pochi passi dal Palazzo di Diocleziano, partono i collegamenti giornalieri per Hvar (1 ora, da 12 €), Korčula (2 ore, da 18 €), Brač (25 minuti, da 6 €) e Mljet (3 ore, da 19 €). Ci sono anche collegamenti in traghetto da Spalato a Dubrovnik (5 ore, da 28 €).

ARRIVARE A SPALATO IN BUS

La principale stazione degli autobus di Spalato (Autobusni Kolodvor Split) si trova vicino al porto e accanto alla stazione ferroviaria e ha collegamenti giornalieri con Zagabria (4,5-6 ore) e alcune delle principali città della costa, come Pola (10 ore), Fiume (8 ore), Zara (3 ore) e Dubrovnik (3-4 ore). I collegamenti FlixBus per Dubrovnik sono abbastanza frequenti d’estate, ma sono molto richiesti ed è opportuno acquistare i biglietti con largo anticipo, i prezzi sono intorno ai 15-30 € solo andata. Molto frequenti sono anche i collegamenti con Zara (a partire da 10-15 €).

A luglio e agosto c’è anche un FlixBus diretto da Trieste che impiega 8 ore, con biglietti a partire da 25 € e orari piuttosto comodi dato che parte da Trieste alle 00.30 per arrivare a Spalato intorno alle 8.35. Ci sono poi soluzioni con cambio tutto l’anno, sia da Trieste che da Venezia.

ARRIVARE A SPALATO IN TRENO

La stazione ferroviaria di Spalato si trova vicino al porto, a pochi passi dal Palazzo di Diocleziano. C’è un treno al giorno da e per Zagabria (7 ore) e Knin (2 ore). Assolutamente sconsigliati sono i collegamenti verso Fiume (Rijeka), che sono lenti e richiedono almeno un cambio ad Oštarije, ma spesso anche molti altri lungo la desolata ferrovia locale tra Kastel Stari, Perkovic e Knin. Certo, il lento viaggio nell’entroterra croato può avere il suo fascino, ma l’intero viaggio può richiedere tra le 28 e le 35 ore. Meglio un più economico e veloce bus.

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