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Museo Marmottan Monet: Biglietti & Guida alla Visita

Guida Pratica al Museo Marmottan Monet di Parigi: Cosa Vedere, Opere e Collezioni, Biglietti e Informazioni Pratiche.

Museo Marmottan Monet Parigi

Il Museo Marmottan Monet custodisce la più grande collezione di opere di Monet e di altri impressionisti, accanto a capolavori dell’arte francese del primo ‘800 e preziose miniature medievali e rinascimentali, in un’elegante dimora nobile arredata in stile napoleonico.

Il Museo Marmottan Monet di Parigi è uno scrigno di tesori artistici ai margini del grande Bois de Boulogne e custodisce una delle più importanti collezioni al mondo di capolavori degli impressionisti francesi, oltre a preziose opere risalenti al rinascimento e al periodo napoleonico. Sicuramente meno noto rispetto ai blasonati musei del centro parigino, il Musée Marmottan merita una visita anche solo per ammirare il palazzo che lo ospita, l’elegante casino di caccia ottocentesco del duca Kellermann che fu anche la residenza del collezionista Jules Marmottan.

Quella del Museo Marmottan Monet è oggi la più vasta collezione al mondo di opere del pittore impressionista Claude Monet e vanta anche molti capolavori di contemporanei come Berthe Morisot, Manet, Gauguin, Sisley, Renoir, Pissarro, Signac, Degas e Chagall. Inoltre, tra le sontuose sale del museo si possono ammirare anche opere d’arte francese e oggetti d’arredamento del periodo napoleonico e rivoluzionario, insieme ad una preziosissima collezione di miniature, stampe ed altre opere d’epoca medievale e rinascimentale.

Museo Marmottan Monet: il principale museo di Monet a Parigi

Sebbene le enormi e famosissime tele conclusive del ciclo delle Ninfee siano custodite dal famoso Museo dell’Orangerie, è al Museo Marmottan Monet che è esposta la principale collezione dedicata a Claude Monet, dalle opere manifesto dell’impressionismo a molte altre tele di spicco di artisti coevi. Ma questo è molto più che un semplice museo dell’impressionismo, infatti la sua collezione spazia tra epoche e stili diversi riflettendo il gusto dei proprietari di casa, l’industriale e collezionista Jules Marmottan e suo figlio Paul.

Il palazzo ottocentesco che ospita il Museo Marmottan Monet è stato infatti la residenza privata del collezionista e in origine era il padiglione di caccia del terzo duca di Valmy, François Christophe Edmond Kellermann, figlio di un generale napoleonico. Dopo averlo acquistato, Marmottan lo trasformò in una sontuosa dimora cittadina, resa ancor più preziosa dalla sua collezione d’arte rinascimentale e medievale acquistata da mercanti di mezza Europa e infine donata al suo unico figlio Paul, insieme alle residenze di famiglia.

E fu proprio Paul Marmottan a portare avanti con dedizione la collezione, dilettandosi nello studio della storia dell’arte del periodo napoleonico e riscoprendo molti maestri sottovalutati di quell’epoca. La residenza dei Marmottan venne accuratamente ridecorata nello stile imperiale francese, con una selezione di mobili di gran pregio provenienti dalla residenza napoleonica del Palazzo delle Tuileries e dal Palazzo Reale di Portici, vicino Napoli, arredato dalla sorella di Napoleone, moglie del principe Murat.

Gli interni erano una vera e propria galleria d’arte, impreziositi da una notevole collezione di dipinti, sculture ed oggetti d’arredo che spaziavano dal Medioevo al periodo della Restaurazione. Alla sua morte, avvenuta nel 1932, Paul Marmottan decise di donare residenza e collezioni all’Académie des Beaux-Arts, che ne fece un museo. Da qui la storia del Museo Marmottan cominciò a prendere vita arricchendosi anno dopo anno di notevoli e corpose donazioni, che portarono all’ingresso di numerose opere d’arte della metà del XIX secolo, affini allo stile amato da Marmottan.

Ma con la grande donazione effettuata negli anni ’40 da Eugène Donop de Monchy e dalla moglie Victorine, figlia del nobile e collezionista rumeno Georges de Bellio, le cose cambiarono notevolmente: nel museo entrarono decine di tele dei cosiddetti Impressionisti, tanto disprezzati all’epoca sia da Marmottan che dall’Académie, inclusa quella di Impression, soleil levant di Claude Monet, alla quale si attribuisce l’origine stessa della corrente impressionista. Con l’ingresso della tela del Musée Marmottan per la prima volta l’Académie ne riconobbe il valore, dando il via alla più grande collezione dedicata agli impressionisti.

L’interessante contesto del Museo Marmottan, che affiancava due tipi d’arte fino ad allora ritenuti inconciliabili, attrasse infine la più importanti delle sue collezioni: quella donata nel 1966 da Michel Monet, figlio del noto artista. Gran parte delle opere di Monet erano rimaste per lo più nella sua collezione privata, dato lo scarso successo avuto in patria. All’epoca, nessuno tra i principali musei nazionali aveva deciso di acquistarle, e anche le grandi opere che l’artista aveva donato alla Francia, come le monumentali Ninfee del Museo dell’Orangerie, non avevano avuto ancora il grande successo e riconoscimento che hanno oggi.

Così Michel, unico erede del padre, decise di donare il tutto al Museo Marmottan e non allo stato francese. La collezione era impressionante, grazie a molte delle ultime opere dell’artista, ma anche ai dipinti di molti dei suoi amici, tra cui Delacroix, Boudin e Renoir. Oggi la collezione, di oltre un centinaio di opere, incluse alcune tele di grande formato appartenenti al celebre ciclo delle Ninfee, è il pezzo forte del museo, tant’è che occupa diverse sale, incluse alcune realizzate appositamente sotto il giardino. Il successo acquisito dall’artista nei decenni seguenti, con la riscoperta da parte della critica mondiale, ha portato il museo all’attuale denominazione di Museo Marmottan Monet.

Cosa Vedere nel Museo Marmottan Monet

Il Museo Marmottan Monet è articolato su tre livelli: un moderno piano seminterrato espone i capolavori di Monet, mentre il piano terra accoglie la pregiata galleria della collezione Marmottan e tesori che spaziano dall’arte medievale a quella di metà-Ottocento. Al primo piano sono invece esposte le opere donate della Fondation Denis et Annie Rouart, una collezione composta dalle principali opere di Berthe Morisot, che fu la prima donna impressionista e moglie di Eugène Manet, anch’egli pittore e fratello del più noto Édouard.

Il percorso comincia idealmente dalla collezione dedicata ai capolavori impressionisti, nell’ala dedicata alle opere di Monet. Si potranno ammirare un centinaio di dipinti dell’artista, incluso l’emblematico “Impressione, levar del sole(Impression, soleil levant), ritenuto il manifesto e capostipite del movimento impressionista. La collezione spazia attraverso i maggiori capolavori della giovinezza e della maturità di Monet, come “Il treno nella neve. La locomotiva”, “Passeggiata vicino all’Argenteuil”, “Sulla spiaggia di Trouville”, “Il Pont de l’Europe, Gare Saint-Lazare” e “Riflessioni sul Tamigi”.

Il museo espone anche diverse opere preparatorie e varianti di dipinti che sono diventati particolarmente celebri in altri musei, come una versione de “Il Parlamento di Londra” meno nota rispetto a quella esposta al Museo d’Orsay. Non mancano i dipinti delle Ninfee, presenti a decine e di diversi formati, accompagnati dalle ultime versioni del “Ponte giapponese” e da disegni, schizzi ed oggetti personali appartenuti all’artista.

La collezione impressionista è poi arricchita dalle opere di molti contemporanei di Monet, come Caillebotte, Degas, Pissarro, Sisley, Rodin e Renoir, rappresentato tra l’altro dal dipinto di “Monet che legge”. Tra queste, anche alcune opere notevoli, come “La lezione di pianoforte” di Gustave Caillebotte e una favolosa versione preparatoria del suo celebre “Strada di Parigi in un giorno di pioggia”. L’esposizione è completata dai dipinti di diversi artisti post-impressionisti, come Gauguin e Signac, per concludere con il modernismo di Chagall.

Sempre all’impressionismo è dedicato il primo piano, con la collezione delle opere di Berthe Morisot: un centinaio di opere tra dipinti, acquerelli, pastelli e disegni e disegni, in uno stile caratterizzato da una predilezione per i toni chiari, delicate sfumature e colori pastello. Quella del Museo Marmottan Monet è una delle poche collezioni al mondo dedicate all’artista, le cui opere non ebbero infatti un gran successo e rimasero per lo più nella collezione di famiglia. La collezione, donata da Denis Rouart, nipote dell’artista, offre una panoramica completa sulla sua arte, con tele notevoli come “Au bal”, “Bergère couchée” e “Le Cerisier”, ma anche diversi ritratti di famiglia.

Il piano terra espone invece l’interessante collezione di arte medievale e rinascimentale che costituisce il nucleo fondante del Museo Marmottan Monet. Le opere sono principalmente frutto delle collezioni di Jules Marmottan, con dipinti e sculture di artisti francesi e italiani, e della preziosa donazione di Daniel Wildenstein, che insieme al padre Georges era riuscito a mettere insieme una sublime collezione di miniature francesi, italiane, fiamminghe e inglesi, un totale di oltre 300 pezzi risalenti al Medioevo e al Rinascimento, tra cui alcuni – come una sezione del Libro d’Ore di Étienne Chevalier – ritenuti dei caposaldi della storia del manoscritto.

Le sale conservano l’originale arredamento in Stile Impero, frutto della collezione personale di Paul Marmottan, che aveva continuato la collezione del padre espandendola verso l’arte moderna e dedicandosi in particolare al periodo napoleonico e all’arte francese degli inizi dell’Ottocento. Si possono ammirare sculture, oggetti decorativi, dipinti e mobili di alcuni dei più grandi artisti francesi e italiani dell’epoca, tra cui opere di Jean-Joseph-Xavier Bidauld, Jacques-Augustin-Catherine Pajou, Antonio Canova e François-Xavier Fabre.

Biglietti per il Museo Marmottan Monet

I biglietti per il Museo Marmottan Monet costano 14,50 € e comprendono l’ingresso al museo, alle sue collezioni permanenti e anche alle mostre temporanee. Gli studenti sotto i 25 anni hanno diritto al biglietto ridotto, al prezzo di 10 €. L’ingresso è gratuito sotto i 7 anni. Acquistando il biglietto online si ha diritto all’ingresso prioritario salta-fila. La prenotazione dei biglietti è raccomandata: al momento dell’acquisto online potrete scegliere un’orario di ingresso preferito e riceverete il biglietto digitale direttamente sullo smartphone e sulla e-mail, quindi niente file!

Per un’esperienza completa tra le più grandi opere di Monet e degli impressionisti, si può optare per un biglietto combinato che include l’ingresso al Museo Marmottan Monet e al Museo de l’Orangerie.

Orari del Museo Marmottan Monet

Il Museo Marmottan Monet è aperto dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00, con ultimo ingresso alle 17.00. Il giovedì il museo è aperto fino alle 21.00, con ultimo ingresso alle 20.00. Il museo è chiuso il 1° gennaio, il 1° maggio e il 25 dicembre.

Come Arrivare al Museo Marmottan Monet

Il Museo Marmottan Monet si trova al margine occidentale del centro di Parigi, tra la Porte de la Muette e la Porte de Passy, stretto tra il tranquillo Giardino del Ranelagh e il grande Bois de Boulogne, l’enorme parco cittadino sorto sugli antichi terreni di caccia reali. Le fermate della metro più vicine distano una decina di minuti a piedi dal museo e sono Ranelagh e La Muette (entrambe sulla linea 9), oppure si può andare con la RER, che ferma a Boulainvilliers (linea C).

Nei pressi del Museo Marmottan Monet fermano anche gli autobus n. 32 e 70, e a meno di 500 metri fermano anche i bus della linea PC, che offrono un rapido collegamento con la stazione della metro di Porte Dauphine (linea 2) e fermano anche nei pressi del Jardin d’Acclimatation e della Fondazione Louis Vuitton.

Cosa Vedere nei Dintorni del Museo Marmottan Monet

Il Museo Marmottan Monet si trova proprio accanto a due dei principali accessi al Bois de Boulogne, un enorme parco cittadino ideale per lunghe passeggiate tra viali alberati e prati con laghetti e antiche dimore nobili, come il Château de Bagatelle, famoso per i suoi giardini, per il roseto e per i padiglioni dell’orangerie in stile neoclassico del ‘700.

Gli amanti dell’arte potranno visitare la vicina Fondazione Louis Vuitton, che ospita un calendario in continua evoluzione di mostre d’arte temporanee di primissimo piano, riconosciute tra le migliori in Europa, oltre alla collezione d’arte contemporanea della Fondazione, il tutto ospitato in un iconico edificio progettato da Frank Gehry. Proprio accanto si può visitare il Jardin d’Acclimatation, il più antico parco divertimenti di Francia. Altrimenti, una breve corsa sulla RER vi riporterà in centro, fermando nei pressi della Torre Eiffel, de Les Invalides e davanti al Musée d’Orsay.

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