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Cimitero di Père-Lachaise a Parigi: Guida alla Visita

Guida Pratica alla visita del Cimitero di Père-Lachaise: itinerario tra le tombe più famose, orari d’apertura, come arrivare e visite guidate.

Cimitero di Père-Lachaise Parigi

Il Cimitero di Père-Lachaise è il più visitato al mondo: un museo a cielo aperto d’arte funeraria immerso in un grande parco. Dalla tomba di Jim Morrison a quella di Oscar Wilde, si passeggia tra la storia e tra centinaia di intricate sculture, tra artisti, scrittori ed eroi.

Il Cimitero di Père-Lachaise è uno dei più grandi e celebri cimiteri di Parigi, nonché uno dei più famosi al mondo. Situato nel XX Arrondissement, nella parte orientale della città, deve la sua fama alle tante tombe di celebrità, artisti, musicisti e scrittori che affollano i suoi viali alberati. Un grottesco insieme di cappelle ottocentesche e novecentesche che è molto più di un semplice luogo di sepoltura, ma è un vero museo a cielo aperto d’arte funeraria, nonché l’occasione per una tranquillissima passeggiata tra i grandi nomi della storia.

Tra i tanti personaggi sepolti nel Cimitero di Père-Lachaise spiccano i nomi di Jim Morrison, Oscar Wilde, Marcel Proust, Guillaume Apollinaire, Honoré de Balzac, Frédéric Chopin, Eugène Delacroix, Jean de la Fontaine e Molière. La folta schiera dei suoi notabili abitanti attira migliaia di visitatori ogni giorno, il che lo rende il cimitero più frequentato al mondo. La sua aura suggestiva e decadente, le storie e le leggende, le sobrie lapidi e le monumentali cappelle adornate da maestose sculture ottocentesche, rendono il Cimitero di Père-Lachaise un affascinante e pittoresco luogo di passeggiata ed un’attrazione insolita e interessante per i viaggiatori in visita alla città.

Cimitero di Père-Lachaise: Storia del più celebre Cimitero di Parigi

Per visitare il Cimitero di Père-Lachaise ci si spinge ai margini orientali del centro parigino, tra i vivaci quartieri di Belleville e Les Amandiers, poco più a nord di Place de la Nation e di Place de la Bastille. Il cimitero è adagiato su un antico colle conosciuto come Champ-l’Évêque, sui terreni che durante il medioevo erano di proprietà del vescovo di Parigi. A quel tempo, era un’aperta campagna ricoperta di vigneti, che per la sua tranquillità aveva attratto anche l’interesse dei gesuiti, che alcuni secoli dopo avevano deciso di crearvi un posto dedicato al riposo e alla convalescenza.

Nel frattempo Parigi stava diventando una città sempre più grande, e i cimiteri cittadini traboccavano di scheletri e cadaveri in putrefazione, creando non pochi problemi dal punto di vista igienico. Nel 1765 le autorità vietarono per legge la presenza di cimiteri all’interno delle città, una decisione che portò alla chiusura dei vecchi cimiteri parigini e al conferimento di gran parte delle ossa in quelle che sarebbero diventate le Catacombe di Parigi.

Ma è soltanto nel 1804, quando Napoleone Bonaparte ricopriva il ruolo di console, che si diffuse la convinzione che ogni cittadino avesse il diritto di essere sepolto, indipendentemente dalla razza, dalla religione e dallo stato sociale, inclusi coloro che un tempo erano esclusi ed indesiderati, come gli atei, i poveri e gli attori. Questo richiedeva un gran numero di grandi cimiteri da realizzare al di fuori dei confini della città, ed è in questo periodo che sorsero i cimiteri storici parigini, come quello di Montmartre a nord, di Montparnasse a sud ed il Père-Lachaise ad est.

La progettazione venne affidata all’architetto Alexandre Théodore Brongniart, che lo ideò sulla falsariga di un suggestivo giardino all’inglese. Nel 1804, il cimitero accolse la sua prima defunta, Adélaïde Paillard, una bambina di soli 5 anni. Tuttavia, la maggioranza dei parigini della rive droite, a cui il cimitero era originariamente destinato, mostrava riluttanza a essere sepolta così lontano dal centro, in una zona considerata povera e operaia. Così ad un anno dalla sua apertura il cimitero ospitava appena 13 tombe, che tre anni dopo erano salite soltanto a 62.

Solo negli anni successivi il numero andò ad incrementarsi anche grazie ad una furbata dell’amministrazione cittadina: nel 1817 vi vennero trasferiti i resti di alcuni personaggi importanti, come quelli di Abelardo ed Eloisa, di Molière e di La Fontaine. Quest’iniziativa ebbe un successo straordinario, poiché numerosi parigini cambiarono improvvisamente idea e cominciarono a scegliere il Père-Lachaise come ultima dimora, attratti dall’opportunità di assicurarsi un posto tra i nomi più illustri. Di conseguenza, nel 1830 nel Père-Lachaise c’erano già oltre 33.000 tombe, che nei decenni successivi salirono ad oltre 80.000, richiedendo ben cinque espansioni.

Cosa Vedere nel Cimitero di Père-Lachaise

Il Cimitero di Père-Lachaise è prima di tutto un grande spazio verde, con oltre 44 ettari di giardini e viali ombreggiati da oltre 4000 alberi, con un’ampia varietà di specie che spazia tra aceri, frassini, ippocastani, cedri, platani, robinie, querce, tigli, acacie e perfino sofore giapponesi e noci. Nel parco vivono un gran numero di piccole specie selvatiche, come roditori, gatti e uccelli, che nel complesso donano un’atmosfera suggestiva e tranquilla.

Una passeggiata nel Père-Lachaise permette di abbracciare almeno due secoli di storia: cimitero monumentale parigino per eccellenza, è un vero e proprio museo all’aperto d’arte funeraria. Passeggiando per i suoi viali non si può non restare affascinati dalla varietà di stili delle lapidi e delle cappelle: alle prime e più sobrie sepolture composte da lastre o stele incise con epitaffi si affiancano quelle più maestose, costruite a partire dagli anni ’30 dell’Ottocento in stili che vanno dal neogotico all’eclettico, e in alcuni casi progettate dai migliori architetti del periodo. Nettamente più semplici le tombe del Novecento, frutto di una diversa estetica e della tendenza ad una maggiore economia.

Il cimitero si visita liberamente, l’entrata è gratuita negli orari d’apertura. Altrimenti si può partecipare ad una delle visite guidate che si tengono quotidianamente in inglese o francese, che permettono di scoprire la storia di molte delle tombe più illustri e un gran numero di aneddoti e leggende, incluse quelle sui fantasmi che secondo la credenza popolare aleggiano in alcune aree particolari del cimitero. Chi volesse visitare il Père-Lachaise in autonomia continuando a leggere troverà un itinerario consigliato, che include la maggior parte delle tombe più interessanti e famose.

Considerate almeno due ore per la visita, al ritmo di passeggiata. Il Père-Lachaise è diviso in 97 sezioni (divisioni) e i suoi sentieri si estendono per oltre 15 km, per cui è essenziale seguire una selezione, come quella proposta. Inoltre una mappa sarà indispensabile: ne trovate una in fondo a questo articolo, oppure potrete navigare con lo smartphone semplicemente usando Google Maps, dato che la maggior parte delle tombe più celebri sono sono segnate sulle mappe. Solitamente delle mappe sono disponibili gratuitamente anche al Bureau de la Conservation, situato a poca distanza dall’ingresso principale.

Oltre alle tombe, il Père-Lachaise ospita oltre 200 specie diverse di piante e circa 140 specie di animali selvatici, per lo più notturni, come volpi e topi, allocchi e martore, ricci e sette diverse specie di pipistrelli. Tra le piante più belle si può ammirare un cedro del Libano a forma di candelabro (nella 4° Divisione), un cachi (nella 77° Divisione) e un albero della gomma (nella 75° Divisione), che fanno compagnia ai tanti platani della 45° Divisione e alle specie arbustive che si insinuano tra le tombe.

Cimitero di Père-Lachaise: Persone Sepolte e Itinerario di Visita

Jim Morrison (divisione 6)

Una delle tombe più famose del Cimitero di Père-Lachaise è quella di Jim Morrison, il celebre cantautore americano morto in circostanze misteriose nel 1971 a soli 27 anni, durante quell’esilio parigino che era arrivato al culmine di un periodo di eccessi e droga e che avrebbe segnato la fine di un gruppo musicale che ha fatto la storia, i The Doors. Meta di pellegrinaggio di fan e curiosi, la tomba di Jim Morrison è senza dubbio la più visitata del Père-Lachaise.

Situata nella 6° Divisione del cimitero, vicino all’ingresso principale, la tomba è molto semplice nell’aspetto, riconoscibile soltanto per la placca di bronzo con il nome James Douglas Morrison ed un’iscrizione greca che si traduce in “fedele al suo spirito”. Il cantante fu seppellito qui semplicemente perché era uno dei pochi cimiteri che consentissero la sepoltura anche di stranieri, e perché in qualche modo era considerato un cimitero per artisti più o meno maledetti.

Eloisa e Abelardo (divisione 7)

Eloisa e Abelardo sono la più famosa coppia dell’immaginario romantico francese, una sorta di Giulietta e Romeo d’oltralpe. La leggenda narra della storia d’amore e passione tra la sedicenne Eloisa – nipote del canonico di Notre Dame – e il suo maestro, il colto trentanovenne Abelardo, ritenuto il migliore tra i maestri della Parigi del XII secolo. Quando lo zio scopre la tresca è troppo tardi, Eloisa è già incinta e Abelardo la fa fuggire con sé in Bretagna così da celebrare un matrimonio segreto, perché essendo lui membro del clero non avrebbe potuto sposarsi, pena la perdita della carriera.

Tuttavia, la notizia del matrimonio si diffuse ugualmente e Abelardo, nel tentativo di salvarsi dallo scandalo, spinse Eloisa a farsi monaca. Convinto che fosse soltanto una mossa per liberarsi di lei, il potente zio organizzò una spedizione punitiva contro Abelardo, che venne aggredito e castrato. I due restarono in corrispondenza per tutta la vita, e finirono entrambi i propri giorni conducendo vita monastica.

Abelardo morì nel 1142 ed Eloisa nel 1164, entrambi vennero sepolti nell’Abbazia del Paracleto (non più esistente) da lui fondata e di cui lei era badessa, e nel 1817 i loro resti vennero traslati in una cappella nel Cimitero di Père-Lachaise, a cui fecero in qualche modo da testimonial. I loro resti riposano ora uno accanto all’altro in un sarcofago monumentale in pietra bianca, realizzato nell’Ottocento dopo che quelli originali erano andati perduti con la Rivoluzione Francese. Sul sarcofago sono ritratti i due amanti e ai piedi di Abelardo si può notare la scultura di un cane, simbolo della loro fedeltà reciproca.

Fryderyk Chopin (Divisione 11)

A poca distanza dalle precedenti si può vedere la tomba del celebre pianista e compositore Fryderyk Chopin, morto nel 1849 a Parigi, dove aveva trascorso gli ultimi anni della sua vita segnati da una salute cagionevole, dalla depressione e da una tumultuosa relazione con la scrittrice anticonformista George Sand. L’elegante tomba bianca sormontata da una statua raffigurante una musa in lacrime cela i resti del compositori ad eccezione del cuore, custodito in un’urna d’argento nella Chiesa della Santa Croce a Varsavia. Si dice che fu lo stesso Chopin, ossessionato dalla paura di essere sepolto vivo, ad aver espresso il desiderio che il suo cuore fosse estratto dopo la sua morte.

Gericault (Divisione 12)

La 12° Divisione ospita un’altra celebre tomba, quella del pittore francese Jean-Louis André Théodore Géricault, la cui opera più celebre, intitolata La zattera della Medusa, è custodita al Louvre di Parigi. Se avete visto il suo dipinto al museo, allora lo riconoscerete subito riprodotto sul bronzo sul fronte della sua tomba, sormontata dalla statua, sempre in bronzo, che raffigura l’artista con in mano una tavolozza di colori e un pennello, opera dello scultore Antoine Étex.

Il pittore è raffigurato sdraiato, perché nei suoi ultimi anni di vita era rimasto paralizzato a seguito di diverse cadute da cavallo, che lo avrebbero infine condotto alla morte. Sui lati della tomba sono raffigurate altre due significative opere dell’artista: L’ufficiale dei cavalleggeri alla carica, sul lato sinistro e il Corazziere ferito sul lato destro, entrambi esposti al Museo del Louvre.

Molière e Jean de la Fontaine (Divisione 25)

Nella 25° Divisione si possono vedere le tombe dell’attore e commediografo Molière e dello scrittore Jean de La Fontaine, collocati uno accanto all’altro in grandi sarcofagi dall’aspetto piuttosto sobrio. Molière, il cui vero nome era Jean-Baptiste Poquelin, è considerato uno degli autori e attori teatrali più importanti della storia francese, morì di tubercolosi nel 1673 mentre lo riportavano a casa dopo essere collassato sul palco mentre recitava l’opera “Il malato immaginario”.

All’epoca agli attori non era consentita la sepoltura, in quanto non graditi al clero, ammenoché non avessero rinunciato in punto di morte o per iscritto alla loro professione. Molière non ne ebbe il tempo, e forse nemmeno l’intenzione. Ma era benvoluto alla corte di Luigi XIV, il Re Sole, il quale spese una buona parola con l’arcivescovo di Parigi per un funerale e una degna sepoltura, che tuttavia venne realizzata di notte, con un servizio essenziale e veloce, nel vecchio cimitero di Saint Joseph.

Qualche anno dopo nello stesso cimitero lo raggiunse il celebre scrittore Jean de La Fontaine, morto nel 1695, che però alcuni anni prima – dopo la morte delle nobildonne che gli garantivano protezione e vita agiata – aveva rinnegato i suoi racconti e rinunciato alla pubblicazione delle sue favole, dedicandosi a pratiche religiose e promettendo di scrivere solo opere pie. Nel 1817 furono tra le prime persone illustri ad essere traslate nel Cimitero di Père-Lachaise.

Oscar Wilde (Divisione 89)

Dopo quella di Jim Morrison, la tomba di Oscar Wilde è sicuramente la più visitata del Cimitero di Père-Lachaise ed è classificata come monumento storico. Considerato uno dei più grandi scrittori dell’Ottocento, fu costretto a fuggire in Francia dopo lo scandalo e la condanna per omosessualità in Inghilterra, dove questa era considerata reato penale punito con il carcere ed i lavori forzati. Appena tre anni dopo, nel 1900, morì a Parigi povero e malato e venne seppellito in un cimitero fuori Parigi.

Nove anni dopo venne trasferito nel Cimitero di Père-Lachaise, dove lo scultore statunitense Jacob Epstein aveva realizzato una monumentale e controversa tomba appositamente per lui, quella che si può ammirare tutt’oggi: un grosso blocco di marmo bianco su cui è scolpita una sorta di sfinge che mostra in maniera piuttosto evidente i propri testicoli. Ovviamente fece molto scalpore e le autorità cercarono più volte di far coprire le nudità, finché negli anni ’60 la tomba non venne persino “evirata” da un vandalo.

Negli ultimi decenni si era diffusa l’usanza di baciare la tomba dopo aver messo il rossetto sulle labbra, così da lasciarne lo stampo rosso sulla pietra. Nel 2011 il comune è dovuto correre ai ripari per frenare questa stranezza che stava imbrattando completamente la tomba, che per questo oggi è protetta da vetri su tutti i lati.

Victor Noir (Divisione 92)

Per quanto poco conosciuto come personaggio, Victor Noir si è conquistato un posto tra le tombe più famose del Cimitero di Père-Lachaise a causa di una strana usanza: le persone vengono a visitare la sua tomba per strofinargli i genitali. L’ennesima stramberia del Père-Lachaise è ormai talmente consolidata che la statua bronzea del povero Victor, sdraiato morente sulla sua tomba, è del tutto consumata e ben lucidata all’altezza della patta dei pantaloni e della bocca.

Victor Noir, pseudonimo di Yvan Salmon, fu un giovane giornalista francese ucciso nel 1870 a soli 22 anni, per motivi del tutto futili, dal principe Pierre Bonaparte, cugino dell’imperatore Napoleone III. La morte del giovane destò scandalo tra la popolazione, a maggior ragione per il fatto che Bonaparte restò del tutto impunito. La scultura sulla tomba raffigura il giovane nella stessa posizione in cui fu trovato cadavere, e per qualche strano motivo si è diffusa la credenza che toccarne le parti intime porti fortuna e fertilità.

Edith Piaf (Divisione 97)

Decisamente sobria, la tomba di Edith Piaf è un’altra delle più visitate del Cimitero di Père-Lachaise. A molti il suo nome potrebbe sembrar sconosciuto, ma la sua voce sicuramente no: la sua opera più celebre è la canzone “La Vie en Rose”, uno dei brani più famosi della musica internazionale. Cresciuta tra le strade di Parigi, il bordello gestito dalla nonna e il circo itinerante del padre, venne scoperta dal proprietario di un nightclub per la sua voce capace di emozionare. La sua morte nel 1963 commosse gran parte dei parigini, che la ricordavano per la sua brillante carriera artistica e per la sua vita burrascosa.

Altre Tombe Famose del Cimitero di Père-Lachaise

Ci si può limitare ad una passeggiata veloce e vedere giusto le tombe più celebri del Cimitero di Père-Lachaise, come quelle che abbiamo appena visto, oppure si può dedicare più tempo a scovare altri illustri abitanti del cimitero sparsi tra le varie divisioni. Ce ne sono almeno una settantina, oltre a diversi monumenti storici. Tra queste, alcune delle più note sono quella del celebre compositore Gioacchino Rossini (nella 4° Divisione), mentre nella 7° ci sono il pittore Camille Pissarro e il banchiere James de Rothschild.

Nell’11° Divisione sono sepolti il compositore Vincenzo Bellini e il pianista jazz Michel Petrucciani, nella 48° c’è la sobria tomba dello scrittore Honoré de Balzac, sormontata dal suo busto bronzeo, mentre nella 49° si può vedere il sarcofago di colore scuro del pittore Eugène Delacroix. Altra tappa importante è la tomba dello scrittore Marcel Proust, celebre autore di “Alla ricerca del tempo perduto”, situata nell’85° Divisione e anch’essa decisamente sobria. Nell’86° riposa il poeta Guillaume Apollinaire e nella 96° il pittore e scultore Amedeo Modigliani.

Altre tombe sono famose non tanto per la persona che ospitano, ma per le leggende mistiche che vi aleggiano intorno. Tra queste ci sono quella Allan Kardec (nella 44° Divisione), fondatore dello spiritismo, e l’imponente mausoleo funebre della contessa Elisabeth Alexandrovna Stroganoff (nella 19° Divisione), una ricca ereditiera che secondo la leggenda aveva inserito sul proprio testamento una clausola che prevedeva la cessione del suo intero patrimonio a chiunque fosse riuscito a trascorrere un intero anno all’interno della cripta. Si dice che chiunque ci abbia provato sia impazzito prima del termine stabilito.

Colombario e Crematorio

Oltre alle tombe, il Cimitero di Père-Lachaise ospita il primo crematorio costruito in Francia e un colombario che funge principalmente da ossario, progettati dall’architetto Jean Camille Formigé e considerati monumento storico. Caratterizzato da un’architettura neo-bizantina e da una cupola adornata con vetrate colorate degli anni ’20, il colombario ospita oltre 40.000 loculi e diverse personalità illustri, come i pittori Ernst e Kupka e il regista Max Ophuls.

Muro dei Federati

Testimonianza storica all’interno del Cimitero di Père-Lachaise, il Muro dei Federati è un monumento che ricorda i tumultuosi eventi della Comune di Parigi. Nel maggio del 1871 i Federati cercarono di rifugiarsi e asserragliarsi nel cimitero, per poi doversi arrendere alle truppe governative che li catturarono e fucilarono. Le loro salme furono sommariamente sepolte lungo il muro oggi noto come Mur des Fédérés, situato a nord-est del Père-Lachaise.

Altri prigionieri vennero condotti nei giorni successivi di fronte al muro e lì fucilati e sepolti. In totale furono circa mille i Federati che trovarono la morte qui e nelle vie circostanti il cimitero, e che sono sepolti ai piedi del muro. Una lapide marmorea li ricorda ed il 28 e 29 maggio di ogni anno si tiene una commemorazione nota come “Montée au Mur”.

Mappa del Cimitero di Père-Lachaise

Il Cimitero di Père-Lachaise è piuttosto grande e trovare le varie tombe più famose non è affatto facile senza una mappa o senza partecipare ad una delle visite guidate. Per chi volesse esplorare il cimitero in autonomia, questa mappa riporta tutte le tombe più importanti e la suddivisione nelle varie sezioni (divisioni). In alternativa potete semplicemente utilizzare l’app di Google Maps, sulla quale è annotata la posizione delle tombe più famose.

Orari del Cimitero di Père-Lachaise

Il Cimitero di Père-Lachaise è aperto tutti i giorni dalle 8.30 alle 17.30, con apertura estesa fino alle 18.00 da metà marzo agli inizi di novembre. La domenica e nei giorni festivi l’apertura è alle 9.00. L’ingresso è consentito fino a 15 minuti prima della chiusura, ma considerate che saranno necessarie almeno un paio d’ore per fare una passeggiata che comprenda almeno le 4-5 tombe più famose.

Come Arrivare al Cimitero di Père-Lachaise

Il Cimitero di Père-Lachaise ha 5 diversi ingressi, anche se la maggior parte dei visitatori solitamente entra dalla Porta Principale, al 28 del Boulevard de Ménilmontant. Le fermate della metro più vicine sono Philippe Auguste (linea 2) e Père-Lachaise (linee 2 e 3). Sul lato nord si può entrare dalla Porta Gambetta, raggiungibile dalla stazione della metropolitana Gambetta (linee 3 e 3b), mentre una terza porta si trova ad est, la Porte de la Réunion, raggiungibile sempre dalla stazione Gambetta.

Cominciando la visita dalla Porta Gambetta la passeggiata sarà più facile, perché quasi tutta in discesa. Due ulteriori ingressi secondari si trovano a poca distanza da quello principale, la Porte des Amandiers, di fronte alla stazione della metropolitana Père-Lachaise, e la Porte du Repos, vicino alla stazione Philippe Auguste.

Cosa Vedere nei Dintorni del Cimitero di Père-Lachaise

Il Cimitero di Père-Lachaise si trova ai margini del centro parigino, per cui occorre andarci di proposito. Però potreste cogliere l’occasione per visitare il vicino Atelier des Lumières, uno dei pochi spazi espositivi al mondo interamente dedicati all’arte digitale, una tappa imperdibile se amate l’arte contemporanea. Da lì potreste riprendere la metro e proseguire verso la vostra prossima destinazione.

Se avete ancora voglia di camminare, in una ventina di minuti si raggiunge Place de la Bastille. Il quartiere intorno è molto vivace, ricco di ristoranti e bistrò, teatri e café. Tutto sommato un buon posto per fermarsi a bere o a mangiare qualcosa. E da lì si può proseguire facilmente a piedi verso il pittoresco quartiere del Marais e visitare alcuni dei suoi musei più importanti, come il Museo Carnavalet, sulla storia della città, e il Musée National Picasso, che espone una delle principali collezioni di opere del celebre artista. La zona è ben servita dalla Linea 1 della metropolitana che riporta rapidamente verso il Louvre e gli Champs-Élysées.

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