GUIDE / REPUBBLICA CECA
Castello di Karlštejn: Guida Pratica e Come Arrivare
Guida alla Visita del Castello di Karlštejn: Come Arrivarci da Praga, Cosa Vedere e Quale Tour Scegliere, Biglietti e Orari e Tante Altre Informazioni Utili.
Un tempo il Castello di Karlštejn custodiva i più grandi tesori dell’imperatore Carlo IV – i gioielli della corona e le sacre reliquie – oggi affascina i viaggiatori con scorci da favola, storie e leggende, ed è la più famosa tra le attrazioni nei dintorni di Praga.
Il Castello di Karlštejn è uno dei più belli della Repubblica Ceca ed uno dei più significativi nella storia dell’Europa Centrale. Costruito nel XIV secolo come residenza di Carlo IV, imperatore del Sacro Romano Impero e Re di Boemia, fu una sorta di grande e monumentale cassaforte destinata a custodire i più grandi tesori imperiali: i gioielli della corona ed una tra le più importanti collezioni medievali di sacre reliquie. Un importante restauro del XIX secolo lo ha riportato al suo antico splendore dopo secoli di storia tumultuosa, ed oggi basta varcarne la soglia per immergersi in atmosfere d’altri tempi, tra saloni medievali e superbe cappelle palatine.
Nascosto tra profonde valli circondate da boschi e foreste e arroccato su una rupe calcarea alta oltre 300 metri, il castello è oggi una delle attrazioni più visitate nei dintorni di Praga. La capitale ceca dista appena 30 chilometri e questo lo rende la meta ideale per una gita in giornata.
In questa guida al Castello di Karlštejn:
Il Castello di Karlštejn e il Tesoro della Corona Boema
Costruito tra il 1348 e il 1365 per volere dell’imperatore Carlo IV – da cui prende il nome e che all’epoca era Re di Boemia e Imperatore del Sacro Romano Impero, il cui dominio si estendeva ben oltre l’Europa Centrale – il Castello di Karlštejn fu concepito come residenza privata reale e luogo di ritiro, ma ben presto l’imperatore decise di attribuirgli una doppia funzione che lo avrebbe reso uno dei luoghi più importanti di tutto l’impero: Karlštejn sarebbe stata la fortezza che avrebbe custodito i più grandi tesori imperiali, ovvero i gioielli della corona.
Inoltre, l’imperatore era un avido collezionista di sacre reliquie e proprio Karlštejn sarebbe stato il posto più appropriato dove custodirle. Un vero e proprio scrigno del tesoro nascosto tra le valli della Boemia e protetto da possenti mura, torri e bastioni. Qui vennero trasferiti e conservati fino al XVI secolo i Gioielli della Corona Ceca (prima custoditi nella Cattedrale di San Vito a Praga, dove sono tutt’ora) e fino agli inizi del XV secolo anche i Gioielli della Corona del Sacro Romano Impero, oggi custoditi nel Tesoro Imperiale dell’Hofburg di Vienna.
La storia del Castello di Karlštejn, come quella dell’intera Boemia, fu caratterizzata da periodi di grande splendore ma anche di profonda e rapida decadenza. Agli inizi del XV secolo scoppiò una sorta di guerra di religione – la cosiddetta Crociata contro gli Hussiti – che devastò il regno. Gli hussiti attaccarono il castello e lo assediarono per 6 lunghi mesi, bombardandolo costantemente dall’alto delle colline circostanti.
La fortezza resse bene all’attacco, al punto che gli hussiti decisero di attaccarla in modo piuttosto bizzarro, ovvero catapultando migliaia di barili di feci, letame e carcasse di animali morti, allo scopo di scatenare una vera e propria “guerra biologica” ed indebolire l’avversario con infezioni ed epidemie. Ma fu tutto inutile e alla fine si ritirarono lasciando il castello inespugnato. Almeno fino all’arrivo degli svedesi, che nel XVII secolo – durante la Guerra dei Trent’anni – riuscirono a conquistarlo quasi del tutto: solo la Torre Maggiore rimase inespugnata.
Ma se i gioielli della corona erano salvi, dato che nel frattempo erano già stati trasferiti a Praga, lo stesso non poteva dirsi del castello, piuttosto danneggiato e ridotto in seguito a mero baluardo amministrativo asburgico. A riportarlo al suo antico splendore fu una grande e controversa ristrutturazione effettuata tra il 1887 e il 1905 dall’architetto Josef Mocker, che ispirandosi ai canoni del cosiddetto purismo lo trasformò in una monumentale opera dai tratti neo-gotici, cancellando buona parte del suo aspetto rinascimentale.
Biglietti e Tour del Castello di Karlštejn
Gli esterni ed il cortile centrale del Castello di Karlštejn si possono visitare gratuitamente, mentre gli interni si visitano soltanto con un tour guidato, disponibile sia in ceco che in inglese. Le guide portano con loro un grosso mazzo di chiavi e accompagnano i visitatori lungo il percorso aprendo di volta in volta le tante porte delle sale del castello, per poi richiudersele a chiave alle spalle.
Non c’è molto da vedere all’interno, ma personalmente abbiamo trovato la visita guidata molto interessante. La guida spiega molti fatti e aneddoti sulla storia del castello e sulla vita di Carlo IV ed in realtà questo è ciò che permette di comprendere a pieno ciò che si sta vedendo, perché altrimenti le camere sono scarne e prive di pannelli esplicativi.
Tour del Castello di Karlštejn: Quale Scegliere?
Per la visita del Castello di Karlštejn bisogna scegliere tra due diversi tour: il tour standard – chiamato Residenza Imperiale di Carlo IV – e quello delle Cappelle del Castello di Karlštejn.
Il tour standard (basic) è quello che fanno quasi tutti i visitatori, dura circa 55 minuti e include il Palazzo Imperiale e il piano inferiore della Torre Mariana con la tesoreria del castello. Permette di ammirare la residenza privata di Carlo IV e le sale di rappresentanza, inclusa la Sala del Trono. Questo è l’unico tour disponibile durante tutto l’anno e ce ne sono diversi al giorno, almeno uno ogni ora in inglese (di più in alta stagione). I biglietti partono da 300 CZK (circa 12 euro) con riduzioni per bambini e giovani sotto i 24 anni. Gratis sotto i 5 anni.
Il tour delle Cappelle del Castello di Karlštejn è per lo più riservato agli appassionati d’arte medievale, dato che include soltanto la visita alle cappelle del castello: la Chiesa della Vergine Maria e la Cappella di Santa Caterina, oltre alla Torre Maggiore e alla magnifica Cappella della Santa Croce. Questo tour viene effettuato solo su prenotazione, dura circa 100 minuti ed è una lunga lezione sull’arte e la spiritualità del castello, per questo è sconsigliato alle famiglie con bambini. I biglietti partono dai 640 CZK (circa 25 euro).
Cosa non ci è piaciuto: quello che si vede in un tour non si vede nell’altro, quindi per una visita completa occorrerebbe farli entrambi, il che risulta eccessivamente costoso (siamo intorno ai 40€ a persona) e dispendioso in termini di tempo. Questo non è insolito per i musei cechi, ma crediamo sia davvero un peccato: avremmo apprezzato la possibilità di una visita unica e completa al castello, comprensiva magari di un tour “light” delle cappelle.
Biglietti e Orari del Castello di Karlštejn
Gli orari di apertura del Castello di Karlštejn variano durante tutto l’anno, orientativamente è aperto dalle 10.00 alle 15.00 d’inverno e dalle 9.00 alle 18.00 d’estate. Si possono consultare gli orari aggiornati per ogni stagione qui. I biglietti si acquistano sul posto oppure online. Se i tour non sono disponibili online solitamente lo sono alla biglietteria sul posto.
Tour Guidati da Praga a Karlštejn
Da Praga ci sono comodi tour guidati in giornata che includono biglietti, visita guidata e trasporto andata e ritorno.
Cosa Vedere nel Castello di Karlštejn
Il Castello di Karlštejn oggi ci appare in un misto di stili: le origini gotiche sono arricchite da elementi rinascimentali e neogotici introdotti nelle successive fasi di restauro, specialmente quella di fine ‘800. Caratterizzato da imponenti torri e mura merlate, il castello è organizzato su più edifici e livelli, disposti in ordine crescente d’importanza.
Entrando ci si trova nel livello inferiore con il cortile centrale ed il Palazzo del Burgravio, residenza del governatore del castello e delle sue guardie. Da qui si accede anche alle mura, alla torre del pozzo e all’ingresso principale verso gli ambienti più importanti del castello, a cominciare dal Palazzo Imperiale, con le camere da letto reali e le sale di rappresentanza.
La parte più alta del castello è dominata dalle due torri principali: la Torre Mariana – con la sua splendida Chiesa della Vergine Maria e l’adiacente Cappella di Santa Caterina – e la Torre Maggiore (o Torre Grande), dove si trova la famosa Cappella della Santa Croce, che all’epoca custodiva i gioielli della corona e le reliquie più preziose.
Cortile Centrale e Torre del Pozzo
Entrando dall’ingresso principale del castello si arriva nel cortile centrale (visitabile anche senza biglietto) su cui affaccia l’antico Palazzo del Burgravio, un tempo residenza del custode del castello e del corpo di guardia, che ora ospita la biglietteria. Si può ammirare la vista dai camminamenti lungo le mura merlate e scendere verso la parte più in basso del castello, attraverso i piccoli cortili che conducono alla Torre del Pozzo, nella quale si può dare un’occhiata all’ingegnosa ruota di legno un tempo usata per tirare su l’acqua.
Il pozzo del castello, profondo ben 78 metri, è uno dei suoi elementi più curiosi. Un buon castello necessita di un approvvigionamento idrico autosufficiente, per questo il pozzo fu la prima costruzione ad essere realizzata. Per scavare nella dura roccia furono impiegati alcuni esperti minatori dalla vicina città mineraria di Kutná Hora, ma nonostante gli sforzi l’acqua non fu trovata. E non servì a nulla arrivare anche fin sotto il livello del vicino fiume.
A quel punto la situazione venne risolta con uno stratagemma: scavarono un ulteriore canale sotterraneo per convogliare l’acqua di un vicino ruscello all’interno del pozzo, che a questo punto diventò nient’altro che una cisterna sotterranea, alimentata per mezzo di un ingegnoso meccanismo di pompaggio azionato da una grande ruota in legno: le persone camminavano all’interno della ruota (sì, come i criceti) e facendola girare riempivano la cisterna.
Ma questo era un piccolo problema per l’esistenza del castello: data l’importanza strategica di una fonte d’acqua autonoma, lo stratagemma del canale sotterraneo era un segreto noto soltanto all’imperatore, al burgravio e ovviamente ai minatori, che proprio per questo si dice vennero uccisi mentre lasciavano il castello al termine dei lavori.
Palazzo Imperiale
Dal cortile principale si accede verso i cortili superiori e le aree più importanti e riservate del castello. Questa parte è visitabile soltanto con un tour guidato, incluso nel biglietto. Il primo, grande edificio è il Palazzo Imperiale, un tempo residenza dell’imperatore e luogo di rappresentanza dove riceveva i suoi ospiti. Articolato su tre piani, ospitava grandi sale magnificamente arredate e adornate da affreschi, dipinti e sculture.
Dato il gusto dell’epoca e lo stile gotico del palazzo, non c’è da aspettarsi lo sfarzo tipico delle sale barocche, ma piuttosto la sobrietà delle fortezze medievali. Il piano inferiore era riservato agli ambienti di servizio della corte, come la grande Sala dei Cavalieri con l’adiacente Cappella di San Nicola, un tempo utilizzata dalle guardie del castello. Oggi vi sono esposte repliche e originali degli armadi e dei forzieri dei cavalieri, oltre ad alcune opere d’arte e ritratti della famiglia imperiale, in particolare Carlo IV e le sue 4 mogli, una storia a sé del tutto affascinante.
Il piano superiore era riservato al re-imperatore: qui si possono vedere i salottini e le anticamere dove le persone a lui vicine erano solite intrattenersi e giocare a carte, il caminetto e la latrina. Si può poi vedere quella che era la sua camera da letto, con una replica degli arredi dell’epoca. Sulla parete di fronte al letto si trova una scultura di Santa Caterina, a cui egli era particolarmente devoto, mentre una nicchia ospita il prezioso dittico raffigurante la Madonna e il Cristo Morente (Imago Pietatis), opera di Tommaso da Modena commissionata da Carlo IV insieme al trittico esposto nella più importante della cappelle di Karlštejn.
Proprio dalla nicchia una piccola porta conduce ad un passaggio segreto che attraverso una scala a chiocciola portava nella stanza della regina, che secondo consuetudine dell’epoca viveva con le sue dame in appartamenti a lei dedicati. Il re era libero di salire ogni volta che voleva, senza dover scomodare le guardie per spostarsi da un piano all’altro. Ma la porta si apriva in un solo senso: quindi qualora la regina avesse voluto entrare nella stanza del marito, avrebbe dovuto bussare.
In Repubblica Ceca è molto diffusa una leggenda, amplificata dall’opera teatrale “Una notte a Karlstejn” (in ceco Noc na Karlštejně) di Jaroslav Vrchlický e da un omonimo film, secondo la quale il castello era destinato esclusivamente alle esigenze spirituali del sovrano, per cui l’ingresso alle donne era proibito. Nell’opera, l’imperatrice Elisabetta di Pomerania si traveste da uomo per entrare di soppiatto nella fortezza e controllare la fedeltà coniugale del marito Carlo IV. La commedia viene messa in scena ogni estate nel cortile del castello… ma è solo una leggenda. Infatti le donne a corte erano più che presenti, tranne che nella cappella dei gioielli imperiali.
La visita prosegue nella Sala delle Udienze o Sala del Trono, una delle più affascinanti e meglio conservate del Castello di Karlštejn. All’epoca era utilizzata dal re per ricevere i suoi ospiti e le pareti sono completamente ricoperte da pannelli di legno, mentre una replica del trono imperiale è situata proprio dov’era un tempo, tra due finestre che creano un effetto di penombra che consentiva al re di scrutare bene i suoi ospiti, ben illuminati dalla luce che li colpiva in volto, mentre lui restava in penombra, quasi imperscrutabile. Sulle pareti ai suoi fianchi si possono ammirare gli stemmi delle principali città del Sacro Romano Impero e quello di Roma.
Procedendo verso l’anticamera delle udienze si giunge alla grande Sala dei Banchetti, dove l’imperatore organizzava feste e ricevimenti, con una galleria dedicata ai dipinti degli antenati e delle personalità legate alla corona ceca, con ritratti dei membri della famiglia imperiale, dei santi patroni del castello, ma anche di figure mitologiche legate alla storia della Repubblica Ceca, come l’Antenato Čech (Praotec Čech), ritenuto fondatore del popolo ceco.
Torre Mariana
Dal Palazzo Imperiale si accede alla Torre Mariana, la prima e più piccola delle due torri principali del castello. A pianta rettangolare e disposta su due livelli, si riconosce facilmente per il suo tetto a padiglione neogotico con un alto campanile. Il piano inferiore un tempo era occupato dalle prigioni e dalla tesoreria del castello, anche se praticamente nulla si è conservato degli ambienti originali. Oggi le sale vengono utilizzate come conclusione dei tour guidati, per spiegare l’architettura delle torri e delle cappelle palatine di Karlštejn, attraverso un plastico.
L’ultima sala espone dettagli delle decorazioni della Cappella della Santa Croce e la replica fedele della Corona di San Venceslao, il più importante gioiello della corona boema. L’originale è oggi uno dei simboli istituzionali della Repubblica Ceca ed è custodito in una apposita sala della Cattedrale di San Vito nel Castello di Praga, protetta da 7 serrature, ciascuna apribile soltanto da una delle più alte sfere dello stato, della città e della chiesa di Praga, ma purtroppo viene esposta molto raramente (di norma ogni 5 anni, in corrispondenza dell’elezione del Presidente della Repubblica Ceca).
Al piano superiore della torre si trova la suggestiva Chiesa della Vergine Maria, decorata con affreschi di scene bibliche ed uno che ritrae Carlo IV mentre riceve alcune spine della corona di Cristo da Carlo V, all’epoca erede al trono di Francia. Proprio accanto la piccola Cappella di Santa Caterina fungeva da cappella privata del sovrano, decorata dall’immagine della santa e da alcuni affreschi raffiguranti la Madonna in Trono e la Crocifissione, oltre ad un ritratto di Carlo IV con la sua terza moglie.
Torre Maggiore e Cappella della Santa Croce
Il vero cuore del Castello di Karlštejn era però la Torre Maggiore, situata sul punto più alto del castello e collegata soltanto alla vicina Torre Mariana da un ponte coperto in legno. Protetta da proprie ulteriori fortificazioni, era pensata per garantire la massima protezione al tesoro imperiale: è proprio qui che erano custoditi i gioielli della corona e la collezione di sacre reliquie dell’imperatore. Al suo interno è conservata una magnifica scala con affreschi sulla vita di San Venceslao e Santa Ludmilla, una ricostruzione dello studio dell’architetto Josef Mocker durante l’ultimo restauro del castello e il pezzo forte della collezione: la Cappella della Santa Croce.
Situata al secondo piano della torre, la Cappella della Santa Croce era dedicata alla Passione di Gesù e concepita per custodire i beni più preziosi del sovrano. Tra i sovrani europei medievali era molto diffusa l’usanza di raccogliere, custodire e venerare oggetti dalla presunta origine sacra e dai poteri miracolosi. La collezione di sacre reliquie di Carlo IV era tra le più importanti dell’epoca e comprendeva oggetti della Passione di Cristo, un frammento di un dito di San Giovanni Battista e perfino un frammento del bastone usato da Mosè per dividere le acque del Mar Rosso. Le reliquie giunte fino a noi oggi fanno parte del Tesoro di San Vito, nel Castello di Praga.
La cappella, che custodiva anche i gioielli della corona reale boema e quelli della corona imperiale del Sacro Romano Impero, era pensata come un solenne caveau e divisa in due da una cancellata dorata. Il soffitto con la sua volta a crociera dorata è riccamente decorato a simboleggiare il cielo stellato, così come le pareti, realizzate con un sapiente incastro di pietre semi-preziose dalle tonalità dominanti rosse. La cappella è poi ornata da molte preziose opere, incluso un celebre trittico di Tommaso da Modena e ben 129 dipinti del Maestro Teodorico, disposti tutt’intorno con scene della Crocifissione, santi, martiri, vescovi e papi.
Si dice che la solennità della cappella era tale che perfino Carlo IV era solito entrarvi scalzo e a testa bassa. Qui erano custoditi anche i documenti più importanti dell’archivio statale, per questo l’accesso era riservato soltanto al sovrano e a chi da lui autorizzato, ed il tutto era protetto da una guarnigione di soldati e da quattro porte di ferro con nove serrature.
Il Villaggio di Karlštejn
Ai piedi del Castello di Karlštejn si snoda un piccolo villaggio principalmente devoto al turismo, ma che comunque merita una passeggiata. Se non altro, offre una delle migliori viste sul castello ed è un punto di passaggio per chi arriva dal parcheggio o dalla stazione. Oltre a diversi ristoranti e negozi di souvenir, il borgo ha anche alcuni piccoli musei privati. Ma sia chiaro, nulla di imperdibile e a nostro avviso i biglietti sono spesso e ingiustificatamente troppo cari.
Tra questi, il Museo degli Orologi, dedicato all’arte dell’orologeria dal XVI secolo all’età moderna, il Museo delle Cere, con una sessantina di statue di personaggi legati alla storia ceca e ai mestieri tradizionali medievali, il Museo dei Presepi, con statuine, marionette e ambientazioni medievali pensate più per chi viaggia con i bambini ed un minuscolo bunker ristrutturato, un tempo parte della linea di difesa di Praga, realizzata dalla Cecoslovacchia nel 1936.
Come Ammirare la Vista Migliore sul Castello di Karlštejn
La vista migliore sul Castello di Karlštejn si ha dalla collina che si trova proprio a lato del borgo, ed è da qui che vengono scattate molte delle foto che si trovano su internet. Ma c’è di più: noi amiamo questo posto perché è perfetto per una tranquilla passeggiata al mattino o al tramonto, specialmente fuori stagione. Lasciatevi alle spalle le frotte di turisti e avventuratevi tra i sentieri che si snodano sulle colline intorno al castello, tra i boschi ed il silenzio interrotto soltanto dal rumore dei picchi che martellano sulla corteccia degli alberi.
Il punto panoramico migliore è una prateria (GPS: 49.93585, 14.19439) che si raggiunge con un facile sentiero sterrato che sale rapidamente attraverso la foresta. Il modo più facile per arrivarci è dal borgo ai piedi del castello (GPS: 49.93859, 14.19036) e in questo caso la passeggiata è di circa 500 metri, percorribili in 10-15 minuti.
Ma noi preferiamo arrivarci diversamente e goderci così l’arrivo al Castello di Karlštejn dalla via più scenica: dal parcheggio centrale andate verso il campo sportivo e seguite la strada che sale (GPS: 49.93183, 14.18864), questo vi porterà fino all’inizio del sentiero per il belvedere (GPS: 49.93350, 14.19683) e da qui alla prateria affacciata sul castello. Da qui potrete continuare lungo il sentiero (si riunisce al precedente) che porta ai piedi del castello. È una bella passeggiata di circa 1,5 km, fattibile in circa 30-45 minuti.
Come Arrivare al Castello di Karlštejn
Come Arrivare al Castello di Karlštejn da Praga
I modi migliori per arrivare al Castello di Karlštejn da Praga sono essenzialmente tre: in auto, in treno, oppure con un comodo tour guidato che include il trasporto andata e ritorno da Praga. Nella bella stagione si può arrivare a Karlštejn anche in bici: ci sono dei bei tour guidati in bicicletta da Praga con ritorno in treno. La pedalata è abbastanza facile, perché il percorso da Praga a Karlštejn è per lo più pianeggiante.
Arrivare al Castello di Karlštejn in Auto
La Repubblica Ceca si esplora bene in auto: da Praga al Castello di Karlštejn sono meno di 40 km e ci si può arrivare sia tramite la strada 4 che tramite la strada più lenta e panoramica che passa attraverso villaggi e campagne fino a Hlásná Třebaň. In alternativa si può prendere l’autostrada D5/E50 (necessaria la vignette), uscire a Loděnice e seguire le indicazioni verso Bubovice e Karlštejn. Se usate il navigatore, cercate di arrivare dal lato del fiume e non da quello alle spalle del castello, altrimenti finirete nella zona pedonale del borgo.
Come ormai sembra essere (cattiva) abitudine da queste parti, oltre al biglietto del castello si paga anche il parcheggio, ed entrambi non sono così economici. C’è un solo parcheggio a Karlštejn, nella parte bassa del villaggio, vicino al fiume (GPS: 49.93336, 14.18529). Il prezzo per l’intera giornata si aggira intorno alle 200 CZK (circa 8€). Ma considerate che in alta stagione tende a riempirsi presto. Dal parcheggio, il castello dista circa 2 km, ovvero una passeggiata di una mezz’oretta al massimo.
Ed ora vi spifferiamo un piccolo segreto della gente del posto: appena dall’altra parte del fiume c’è il parcheggio della stazione ferroviaria (GPS: 49.93206, 14.17354) che è gratuito. Questo aggiunge circa 1 km in più di camminata per arrivare al castello, ma è più che fattibile. Fatene buon uso, non spargete troppo la voce in giro, arrivate molto presto al mattino e in ogni caso controllate bene se nel frattempo è spuntato qualche segnale di divieto.
Arrivare al Castello di Karlštejn in Treno
Un modo facile ed economico per andare da Praga a Karlštejn è in treno: la stazione dista circa 700 metri dal villaggio, basta attraversare il ponte sul fiume e sarete in prossimità del parcheggio centrale e della strada per il castello. Dalla stazione il castello dista circa 3 km. I treni partono ogni 30-60 minuti dalla stazione centrale di Praga (Praha hl.n.) verso Karlštejn e Beroun. Da Praga a Karlštejn il viaggio dura circa 40 minuti e il biglietto costa circa 80 CZK a tratta.