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GUIDE / REPUBBLICA CECA

Kutná Hora: Cosa Vedere e Guida Completa

Guida alla Visita di Kutná Hora: Cosa Vedere e Cosa Fare, Come Arrivarci da Praga e Consigli Pratici su Dove Mangiare e Dove Dormire.

Kutná Hora Repubblica Ceca UNESCO

Kutná Hora è una delle piccole gemme della Boemia: un bel centro storico d’epoca medievale che custodisce ben due cattedrali Patrimonio dell’UNESCO, oltre ad un’intrigante quanto macabra cappella interamente decorata d’ossa e teschi umani.

Kutná Hora è una tranquilla cittadina a circa 80 chilometri da Praga – nella regione della Boemia Centrale – ed è stata a lungo considerata “lo scrigno dei tesori del Regno di Boemia”. Sorta su quella che è stata una delle più importanti miniere d’argento d’Europa, la città divenne rapidamente ricca e potente, al punto di ottenere il rango di città reale ed essere capace di rivaleggiare perfino con Praga. Da villaggio di minatori a capitale finanziaria del regno, Kutná Hora ha vissuto una storia intensa ed affascinante, le cui tracce sono oggi visibili nel suo ricco patrimonio culturale e architettonico.

Il centro storico di Kutná Hora è Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO insieme alle sue due cattedrali, riconosciute tra i migliori esempi del gotico in Europa e caratterizzate da un interessante mescolanza di stili, tendenti al neo-gotico e al barocco. Vale la pena passeggiare con calma tra i suoi vicoli, scoprire i suoi piccoli negozi e magari fermarsi ad assaggiare qualche buona specialità della cucina regionale, rigorosamente accompagnata dalle buone birre e vini prodotti localmente. Anche se la sua attrazione più famosa è di tutt’altra stoffa: un piccolo cimitero alle porte della città nasconde una cappella interamente decorata d’ossa e teschi umani, l’Ossario di Sedlec.

Kutná Hora: Il Tesoro dei Re di Boemia

Il destino di Kutná Hora è racchiuso nel suo nome: kutná starebbe a significare l’atto di scavare, ma anche il tipico cappuccio dei monaci, mentre hora vuol dire sia montagna che miniera, specialmente nella sua accezione più antica. E tutto questo si ritrova proprio a Kutná Hora, la cui storia è fittamente intrecciata con quella delle sue miniere e della sua ricca eredità culturale e spirituale che dal 1995 è riconosciuta Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO.

Nonostante le sue dimensioni piuttosto modeste, Kutná Hora è una vera bomboniera d’arte e architettura gotica, capace di rivaleggiare con la bellezza di città più grandi e potenti. Per comprendere le ragioni del suo prestigio occorre andare indietro nel tempo di almeno mille anni: già nel X secolo vennero scoperti i primi giacimenti nel sottosuolo della zona e nel 1142 nelle campagne circostanti venne fondata l’Abbazia Cistercense di Sedlec, la più antica di Boemia. Tutt’intorno sorsero piccoli villaggi, e nel tempo la notizia dell’esistenza di una ricca vena d’argento fece il giro del regno.

Ed è proprio all’estrazione dei minerali d’argento che è legata gran parte della storia di Kutná Hora. La scoperta del metallo pregiato arrivò a suscitare l’interesse anche dei sovrani boemi, che iniziarono a promuovere lo sviluppo della cittadina: lo stesso monastero venne fondato da monaci dediti all’estrazione mineraria e vicini al principe Vladislav II. Ma fu soltanto nel XIII secolo che a Kutná Hora esplose una vera e propria febbre dell’argento.

Migliaia di persone cominciarono a trasferirsi anche da molto lontano in cerca di fortuna nelle nascenti miniere del villaggio, al punto che vennero istituiti uffici e leggi per regolare l’estrazione. Già dalla metà del XIII secolo, l’intera area forniva un terzo della produzione di argento d’Europa e, grazie alla ricchezza generata dai suoi giacimenti, la cittadina stava diventando sempre più potente, capace di rivaleggiare perfino con Praga e di diventare uno dei principali centri politici ed economici cechi. Così intorno al 1300, Re Venceslao II emanò una nuova legge mineraria – detta Ius Regale Montanorum – che di fatto stabiliva che tutto l’argento apparteneva al re.

A Kutná Hora venne quindi istituita la nuova zecca del regno, chiamata Vlašský Dvůr ed oggi nota come Corte Italiana, dove sotto la guida di esperti provenienti da Firenze si cominciò a coniare quella che sarebbe diventata la prima moneta comune del Regno di Boemia e di gran parte dell’Europa Centrale dell’epoca: il Groschen di Praga. Così Kutná Hora divenne una delle più importanti città reali ceche, seconda solo a Praga, nonché centro finanziario del regno, base del potere reale in Boemia e principale fonte di finanziamento della costruzione dei castelli e palazzi di Carlo IV e Venceslao IV. Quest’ultimo arrivò perfino a stabilire la sua sede ufficiale nel palazzo della zecca.

E proprio nel XIV secolo cominciarono a sorgere monumenti all’altezza della sua prosperità, a cominciare dalla favolosa Cattedrale di Santa Barbara, gioiello tardo gotico eretto dalla potente confraternita dei minatori, che mal tollerava il fatto che tutte le chiese della città fossero sotto l’amministrazione dei monaci di Sedlec. Ancora oggi il tessuto urbano medievale di Kutná Hora ci appare ben conservato, e una passeggiata per il centro storico rivela belle dimore nobili, chiese ed edifici di gran pregio.

Ma come si era sviluppata grazie alla potenza delle sue miniere, Kutná Hora cominciò a declinare insieme ad esse. Nella prima metà del XV secolo scoppiarono rivolte e lotte tra i minatori, sia contro il potere reale, sia contro i minatori delle città vicine, spesso barbaramente assassinati e gettati nei pozzi della miniera. I decenni successivi furono un continuo di alti e bassi, fin quando dopo il 1530 la redditività della miniera cominciò ad essere sempre minore, al punto che si decise di allagare buona parte dei pozzi e abbandonarli.

La città entrò in crisi e nel XVII secolo più di un terzo degli edifici fu abbandonato o demolito. Si smise di coniare moneta, e mentre buona parte delle persone – rimaste senza lavoro – cominciarono ad abbandonare la città, un’epidemia di peste flagellò quelle rimaste, riducendo la popolazione di un quarto. Le attività estrattive cessarono definitivamente nel XVIII secolo e oggi Kutná Hora è un tranquillo centro amministrativo per la zona circostante. Ma è anche una bella cittadina storica che custodisce alcune tra le più importanti attrazioni della Repubblica Ceca: la Chiesa di Santa Barbara, la Cattedrale di Nostra Signora di Sedlec e il celebre Ossario di Sedlec.

Cosa Vedere a Kutná Hora

Il centro storico di Kutná Hora (Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO) ben conserva alcune tra le più importanti tracce del suo ricco passato. Tra i suoi vicoli acciottolati e le tante piazzette si scoprono bei palazzi antichi, edifici gotici e rinascimentali e diverse chiese che spaziano attraverso molti secoli di storia. Tra queste spicca sicuramente la Cattedrale di Santa Barbara (Chrám Svaté Barbory), il vero gioiello di Kutná Hora, considerata una delle chiese più belle della Repubblica Ceca e dedicata alla patrona dei minatori.

La più celebre delle attrazioni di Kutná Hora è però l’Ossario di Sedlec, una cappella medievale decorata con oltre 40.000 ossa e teschi umani, dall’atmosfera macabra e suggestiva, situata nei pressi della Cattedrale di Nostra Signora di Sedlec, a circa 3 km dal centro storico. Ma vale la pena prendersi almeno l’intera giornata – o magari fermarsi in zona una notte – per esplorare le tante cose da vedere a Kutná Hora: una passeggiata nel borgo permette di scoprire palazzi e monumenti del suo periodo d’oro, a partire dalla Corte Italiana, antica residenza reale e sede della zecca centrale del Regno di Boemia.

Si può poi scoprire qualcosa di più sulla storia di Kutná Hora visitando il Museo Ceco dell’Argento nello storico palazzo Hrádek e la Miniera Medievale, dove i visitatori possono percorrere un breve tratto di uno dei tunnel delle vecchie miniere d’argento. Tra i vicoli del centro storico date un’occhiata alla Fontana di Pietra, che in passato forniva acqua potabile alla città e alla Colonna della Peste, dedicata alle numerose vittime dell’epidemia del XVIII secolo. Meritano una visita anche la Chiesa di San Giacomo, risalente al XIII secolo e facilmente riconoscibile per la torre campanaria alta oltre 80 metri, e l’unica chiesa barocca della città, dedicata a San Giovanni Nepomuceno.

Dal Museo Ceco dell’Argento, la bella via Barborska si affaccia come una terrazza sui vigneti e sull’abitato sottostante, impreziosita da 13 statue decorative – che ricordano quelle del Ponte Carlo di Praga – raffiguranti santi legati alla Compagnia di Gesù o alla città, come Giovanni Nepomuceno, Carlo Magno o Venceslao. Qui si affaccia il settecentesco ex collegio dei gesuiti, che oggi ospita la Galleria d’arte della Regione della Boemia centrale (GASK), dedicata all’arte figurativa del XX e XXI secolo e a fare da scenico sfondo c’e la celebre Cattedrale di Santa Barbara. Infine, non mancate di esplorare i buoni ristoranti della zona e di assaggiare le ottime birre della regione.

Cattedrale di Santa Barbara

La Cattedrale di Santa Barbara domina il centro storico di Kutná Hora con la sua elegante architettura gotica, dalle origini tardo-medievali e dalle finiture neo-gotiche, a testimonianza della storia travagliata della cittadina, segnata da declino tanto rapido quanto la sua espansione. Considerata un eccellente esempio del gotico dell’Europa Centrale, nel 1995 ha ottenuto il prestigioso riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

La sua posizione è piuttosto scenica, ai margini della collina che sovrasta la parte bassa dell’abitato, attraversata dal fiumiciattolo Vrchlice. La sua costruzione iniziò nel 1388, ma fu interrotta più volte a causa di guerre, epidemie e crisi economiche, richiedendo così ben cinque secoli per il completamento. Questo è evidente nello stile, dettato dal susseguirsi di diversi architetti e dal mutare dei gusti attraverso le epoche. Il progetto originario è attribuito a Johann Parler, figlio di quel Peter Parler che fu il celebre architetto della Cattedrale di San Vito a Praga.

I lavori vennero però poco dopo interrotti a causa dello scoppio della cosiddetta Crociata contro gli Hussiti, una guerra interna al Regno di Boemia. Solo nel XVI secolo sarebbero ripartiti sotto la direzione degli architetti praghesi Matěj Rejsek e Benedikt Rejt, entrambi maestri del tardo-gotico. L’intenzione era quella di erigere una chiesa monumentale, grande almeno il doppio di come appare oggi e capace di competere a pieno titolo con la grandiosità della Cattedrale di Praga.

Tuttavia, la sua costruzione dipendeva dalla prosperità delle miniere d’argento della città, che però erano in declino. Così ben presto i lavori vennero nuovamente sospesi e la chiesa rimase incompiuta fino al 1884, quando si decise di completarla in una forma più modesta e con elementi neogotici e barocchi. I lavori terminarono finalmente nel 1905 ed ora si può ammirare la sua facciata neogotica, arricchita da diversi ordini di finestre nella metà inferiore e tre grandi vetrate nella parte superiore.

Notevole è la serie di contrafforti e archi rampanti che circondano la cattedrale sui lati e intorno l’abside, mentre tre guglie neogotiche si ergono dal tetto, dandole un aspetto slanciato. Varcatene la soglia per ammirare gli interni: un elegante connubio di verticalità ed austerità – tipica del gotico – ed elementi decorativi d’ispirazione barocca.

Le otto cappelle del deambulatorio sono una vera e propria galleria d’affreschi e dipinti, illuminate dalla luce eterea che filtra attraverso meravigliose vetrate istoriate realizzate nel XIX dal maestro František Urban, raffiguranti motivi cristiani, scene di vita locale e personaggi storici dell’epoca, come l’imperatore Francesco Giuseppe I d’Austria. Ammirate anche la collezione di affreschi gotici del XV secolo – parzialmente conservati – raffiguranti scene religiose e legate alla coniazione delle monete d’argento. Uscendo, date un’occhiata alla piccola Cappella del Corpus Christi, proprio di fronte all’entrata dei visitatori, ancor più antica della cattedrale.


Come Visitare la Cattedrale di Santa Barbara

La Cattedrale di Santa Barbara è aperta tutti i giorni con orari variabili a seconda della stagione: a gennaio e febbraio dalle 10.00 alle 16.00, a marzo dalle 10.00 alle 17.00, da aprile a ottobre dalle 9.00 alle 18.00 e a novembre e dicembre dalle 10.00 alle 17.00.

Per visitare la cattedrale occorre acquistare un biglietto dal costo di 180 CZK (circa 7€, ridotti 140 CZK, gratis fino a 6 anni). Altrimenti, un biglietto combinato (consigliato) permette di visitare la Cattedrale di Santa Barbara, la Cattedrale di Nostra Signora di Sedlec e l’Ossario di Sedlec nello stesso giorno, al costo di 360 CZK (circa 14€, ridotti 270 CZK, gratis fino a 6 anni). I biglietti si possono acquistare sia sul posto che online.

Ossario di Sedlec

L’attrazione più famosa di Kutná Hora è però l’Ossario di Sedlec, una piccola cappella medievale che ha una particolarità davvero unica: al suo interno è decorata con ossa e teschi umani appartenenti ad oltre 40.000 scheletri, scomposti e successivamente disposti in maniera da creare delle vere e proprie opere d’arte, come lampadari, colonne, stemmi e fregi. La cripta fa parte della Chiesa Cimiteriale di Ognissanti, un tempo parte dell’Abbazia di Sedlec, situata circa 3 km a nord-est del centro storico, non lontano dalla Cattedrale di Nostra Signora di Sedlec.

La cappella ha una storia affascinante: il cimitero su cui sorge era ritenuto particolarmente sacro, perché nel 1278 uno degli abati di Sedlec vi aveva disperso una manciata di terra prelevata dal luogo della crocifissione di Gesù, raccolta durante un viaggio in Terra Santa per ordine del re Ottocaro II di Boemia. Nel tempo furono in tanti a voler essere sepolti a Sedlec, ma poi arrivarono la peste nera e la crociata Hussita e il cimitero cominciò a riempirsi rapidamente di corpi: ce n’erano decine di migliaia.

L’Opera Macabra dell’Ossario di Sedlec è la più famosa tra le attrazioni di Kutná Hora e si trova ad appena 3 chilometri dal centro storico. Foto: Parrocchia Cattolica Romana Sedlec

Così nel 1400 i frati costruirono la chiesetta con il suo ossario gotico, che diventò un magazzino per le ossa delle vecchie sepolture, necessario a far posto per le nuove. Per molti secoli l’Ossario di Sedlec non fu altro che un posto dove le ossa venivano accatastate più o meno alla rinfusa. Ma quando il Duca di Schwarzenberg acquistò l’abbazia e i suoi possedimenti, uno degli intagliatori al suo servizio – tale František Rint – riuscì a convincerlo a riutilizzare le ossa per creare una tanto macabra quanto spettacolare decorazione.

La cosiddetta Opera Macabra di Sedlec, realizzata da Rint nel 1870, è oggi tra le più importanti al mondo. Entrando nella cripta si possono ammirare vere e proprie sculture e creazioni artistiche, tra cui un grande lampadario e lo stemma degli Schwarzenberg, inoltre ossa e teschi sono usate anche per decorare la volta e le pareti. Grandi piramidi d’ossa occupano le cappelle laterali, mentre l’altare principale è adornato da festoni e creazioni d’ossa raffiguranti calici e croci. Notate il nome di Rint, scritto con le ossa ai piedi della scalinata, mentre tra le opere più suggestive spicca il dettaglio del turco a cui un corvo cava l’occhio, visibile sullo stemma degli Schwarzenberg.


Come Visitare l’Ossario di Sedlec

L’Ossario di Sedlec è aperto tutti i giorni, con orari variabili a seconda della stagione: da aprile a settembre dalle 9.00 alle 18.00, da novembre a febbraio dalle 9.00 alle 16.00 e nei mesi di marzo e ottobre dalle 9.00 alle 17.00.

La visita all’ossario è inclusa nel biglietto della Cattedrale di Sedlec, che costa 220 CZK (circa 9€, ridotti 150 CZK, gratis fino a 6 anni). Come detto prima, conviene optare per il biglietto combinato che include l’ossario, la Cattedrale di Sedlec e la Cattedrale di Santa Barbara a Kutná Hora, al prezzo di 360 CZK (ridotti 140 CZK). I biglietti si possono acquistare online, oppure presso il Centro Informazioni in via Zámecká 279, a poca distanza dall’ossario.

Cattedrale di Nostra Signora di Sedlec

A pochi passi dall’Ossario di Sedlec si può visitare un’altra monumentale chiesa iscritta nel Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO: la Cattedrale dell’Assunzione della Vergine Maria e di San Giovanni Battista, semplicemente nota come Cattedrale di Nostra Signora di Sedlec. In origine era la chiesa abbaziale della prestigiosa Abbazia di Sedlec, eretta intorno al 1300 in stile alto-gotico – simile a quello delle cattedrali francesi – e incendiata e distrutta appena un secolo dopo dagli Hussiti durante la guerra di religione che flagellò la Boemia agli inizi del XV secolo.

Rimasta in rovina fino agli inizi del XVIII secolo, venne ricostruita sotto il giovane abate Jindřich Snopek, il quale spese molto per ridare sfarzo al monastero finendo per mandarlo quasi in bancarotta. Il principale autore della ricostruzione fu l’architetto Jan Blažej Santini-Aichel, lo stesso che avrebbe progettato il Santuario di San Giovanni Nepomuceno a Zelená Hora, anch’esso ora Patrimonio dell’Umanità UNESCO. La cattedrale è oggi uno dei migliori esempi del gotico-barocco, uno stile davvero originale per l’epoca.

Tra la fine del XVIII e gli inizi del XIX secolo il monastero venne abbandonato e sulle sue terre venne costruita una fabbrica di tabacchi, mentre il resto dei possedimenti venne acquistato dal Duca di Schwarzenberg. La chiesa funge ora da parrocchia per Sedlec e i vicini villaggi, ma conserva ancora un interessante patrimonio artistico. La facciata, piuttosto imponente, contrasta con la sobria eleganza degli interni dalle chiare tinte color panna. I decori sono piuttosto modesti, salvo alcune sculture e dipinti nelle navate laterali, ma non mancano alcuni tesori.

Ad esempio, si può ammirare l’Ostensorio di Sedlec, considerato il più antico ostensorio gotico al mondo e uno dei soli dieci giunti fino a noi. Inoltre sono conservati alcuni reliquiari, tra cui quello di San Vincenzo di Saragozza, donato ai monaci nel 1742 da Papa Benedetto XIV. Non mancate di salire sulla scalinata a spirale che permette di accedere al sottotetto della navata di sinistra, dove un camminamento permette di ammirare la suggestiva volta progettata da Santini, nota in architettura come česká placka o volta boema. Da qui si giunge anche ad una bella balconata affacciata sulla prospettiva perfetta della navata centrale.


Come Visitare la Cattedrale di Sedlec

La Cattedrale di Sedlec è aperta tutti i giorni ed osserva gli stessi orari del vicino Ossario di Sedlec. Il biglietto vale sia per la cattedrale che per l’ossario (a anche per la Cattedrale di Santa Barbara scegliendo quello combinato) e si può acquistare online o al Centro Informazioni in via Zámecká 279.

Museo Ceco dell’Argento e Miniera Medievale

Il centro storico di Kutná Hora conserva una manciata di piccoli ma interessanti musei ed uno di questi è proprio il Museo Ceco dell’Argento con la possibilità di dare un’occhiata ad un breve tratto di tunnel della Miniera Medievale, nel cuore della città. Il museo è situato nel suggestivo palazzo Hrádek (che in ceco significa piccolo castello), un luogo dalla lunga storia: prima ancora della febbre dell’argento, questa era già una piccola fortezza in legno a guardia delle vie commerciali sulla campagna, diventata poi parte delle fortificazioni cittadine.

Quando Kutná Hora diventò città reale, il Hrádek venne ricostruito come un bel palazzo cittadino in pietra e divenne la residenza di Jan Smíšek, mercante ed amministratore delle miniere reali, che si dice esser diventato molto ricco grazie alla vendita dell’argento estratto illegalmente da sotto il palazzo. In effetti il Hrádek ci appare come uno dei più bei palazzi di Kutná Hora, un vero gioiello del rinascimento boemo e del gotico ceco, sviluppato soprattutto nel periodo in cui fu di proprietà dell’Ordine dei Gesuiti, che vi aveva istituito una scuola.

Ora le sue sale ospitano il Museo Ceco dell’Argento, con una vasta collezione che racconta la storia della città e delle sue miniere. I percorso è suddiviso in due circuiti tematici: il “Circuito I – Città d’Argento” offre una panoramica dello sviluppo di Kutná Hora, dalle sue umili origini all’apice della sua importanza, con un’interessante collezione di minerali locali e oggetti provenienti dalle miniere o utilizzati nella vita quotidiana della città medievale, oltre a forzieri pieni di monete coniate nella zecca locale, custoditi nella Sala del Tesoro.

Il “Circuito II – Il Viaggio dell’Argento” è invece dedicato all’estrazione dell’argento e alla coniazione delle monete, ed offre una panoramica sulle tecniche estrattive e metallurgiche utilizzate nel medioevo, nonché sul conio delle monete. Nel giardino è stato ricostruito un villaggio dei minatori con una replica di un forno a focolare e di una fonderia d’epoca, oltre a vari strumenti utilizzati dai minatori, inclusa la cosiddetta trejv, una enorme ruota di legno utilizzata per estrarre i minerali estratti dai pozzi profondi oltre 200 metri.

Il culmine dell’esperienza è rappresentato dalla visita ad un piccolo tratto della Miniera di San Giorgio: dopo aver indossato elmetto e torcia frontale i visitatori scendono nel sottosuolo a 20-40 metri sotto l’antico dormitorio dei gesuiti per dare un’occhiata all’unico tratto di miniera medievale attualmente accessibile. Il percorso è breve, sono circa 250 metri all’interno di quello che era un tunnel di drenaggio delle sottostanti miniere, scoperto nel 1967. I tesori del sottosuolo della regione sono ancora inesplorati e quella che un tempo era la più ricca e profonda miniera della città – quella di Osel, che raggiungeva i 600 metri di profondità – non è ancora stata localizzata.


Come Visitare il Museo Ceco dell’Argento

Il Museo Ceco dell’Argento è aperto soltanto da aprile a novembre, dal martedì alla domenica. Gli orari sono piuttosto variabili e possono essere controllati qui. I biglietti si possono acquistare anche per uno soltanto dei due circuiti (la visita dura circa 1-1,5 ore a circuito), oppure si può prendere un biglietto per entrambi i circuiti al prezzo di 190 CZK (circa 9€, ridotti 140 CZK). Nella miniera non sono ammessi i bambini di età inferiore ai 6 anni. I tour si riempiono con molti mesi d’anticipo, quindi è consigliato prenotare online da qui.

Corte Italiana (Vlašský Dvůr)

Il più importante tra i palazzi storici di Kutná Hora è senza dubbio la Corte Italiana (Vlašský Dvůr), situata di fronte alla Chiesa di San Giacomo e affacciata sul sottostante belvedere terrazzato dal quale si gode di una delle migliori viste sulla Cattedrale di Santa Barbara. Durante il periodo di massimo splendore della città reale, il palazzo fu sede della Zecca del Regno di Boemia e residenza ufficiale di Re Venceslao IV.

Risalente al XIII secolo, la fortezza venne ampliata e trasformata sotto il regno di Re Venceslao II, che in seguito alla sua riforma mineraria, chiuse le varie piccole zecche sparse per il regno e trasformò Kutná Hora nel centro del potere economico statale. Per realizzare questo progetto fece venire diversi esperti e maestri dall’Italia, che avviarono la nuova zecca reale, che per l’appunto prese il nome di Corte Italiana. Qui nel XIV secolo veniva coniato il Groschen di Praga, all’epoca talmente diffuso in Europa Centrale da essere considerato una sorta d’antenato medievale dell’Euro.

In origine la zecca era formata principalmente dalle officine dove si producevano le monete, dalle fucine disposte intorno al cortile e dalla camera di conio. Il suo aspetto venne profondamente modificato da Re Venceslao IV, che ne fece una residenza reale. Con la crisi delle miniere il palazzo perse via via importanza, ma ancora oggi visitandolo si possono ammirare le belle stanze reali, con il tesoro, la sala delle udienze – dove nel 1471 il giovane principe polacco Vladislav Jagiello venne proclamato Re di Boemia – e la cappella palatina.

Il museo è aperto tutto l’anno, qui trovate orari e prezzi. Optate per il tour completo che permette di visitare sia la residenza reale che il museo della zecca, che racconta la storia della coniazione a Kutná Hora, dall’estrazione d’argento alla produzione delle monete. Volendo, con un piccolo sovrapprezzo si può coniare la propria moneta da portare a casa come souvenir.

Galleria d’Arte della Regione della Boemia centrale – GASK

Il grande palazzo che si costeggia passeggiando sul belvedere di via Barborská era in origine il Collegio dei Gesuiti, costruito tra il 1667 e il 1714 in stile barocco. Oggi ospita la Galleria d’Arte della Regione della Boemia Centrale (GASK) e gli appassionati d’arte moderna e contemporanea potrebbero cogliere l’occasione di dare un’occhiata alla sua collezione permanente e alle mostre temporanee, focalizzate principalmente sui lavori degli artisti locali del XX e XXI secolo, sull’arte multimediale e sul design ceco.

Passeggiata nel Centro Storico di Kutná Hora

Una breve passeggiata nel centro storico di Kutná Hora permette di ammirare diversi palazzi nobili, alcuni dei quali trasformati in piccoli musei. Tutte le attrazioni si trovano a pochi minuti di cammino da piazza Palackého Náměstí, sulla quale affaccia la bella Casa Sankturin, uno degli edifici più antichi della città. Nel XIII secolo era una casa-torre fortificata, utilizzata sia come abitazione che come fonderia d’argento. Con il tempo passò di mano in mano, venendo trasformata prima in un palazzo gotico e poi in una residenza borghese, caratterizzata da una bella cappella affrescata nella torre.

A poca distanza, svoltate in via Šultysova dove si può ammirare la Colonna della Peste, monumento barocco eretto nel 1715 in memoria delle vittime della terribile epidemia che flagellò la città. Alta ben 18 metri, la colonna poggia su una solida base ottagonale con quattro statue raffiguranti i santi protettori contro la peste: San Sebastiano, San Rocco, San Carlo Borromeo e San Francesco Saverio. Sulla cima troneggia la statua della Vergine Maria circondata da angeli che sembrano proteggere la città con le loro ali.

Ancora pochi passi e giungerete alla Casa di Pietra, uno dei gioielli del tardo-gotico boemo. Costruita alla fine del XV secolo per una famiglia di mercanti d’argento, tra le più ricche e influenti della città, è caratterizzata da un’imponente facciata con sculture, rilievi e decorazioni tipiche dello stile gotico. Oggi ospita un museo sulla borghesia locale (aperto da aprile a novembre, biglietti da 100 CZK), con una mostra di oggetti legati alle corporazioni cittadine, agli ordini ecclesiastici e alla vita delle famiglie più facoltose di Kutná Hora, oltre a un lapidario che conserva sculture in pietra provenienti dai vari monumenti gotici della città.

Si passa poi davanti alla Chiesa di San Giovanni Nepomuceno (visitabile da aprile a novembre, biglietti da 60 CZK), l’unica chiesa barocca di Kutná Hora, eretta nel XVIII secolo e recentemente restaurata, che vanta una bella collezione di stucchi, affreschi e altari in stile rococò e barocco classico. Si giunge quindi ad un’altro dei più famosi monumenti di Kutná Hora: la Fontana di Pietra, che per molti secoli e fino al 1890 è stata la principale fonte d’acqua potabile per gli abitanti della città. Eretta intorno al 1495, questa bella fontana tardo-gotica dalla forma di un prisma a 12 lati, fungeva da serbatoio d’acqua alimentato dalla sorgente di San Vojtěch, distante un paio di chilometri.

Passerete poi davanti alla Casa Dačického, costruita nel XV secolo come residenza della famiglia Dačický, un’altra delle più importanti della città. Fu la casa natale di Mikuláš Dačický di Heslov, uno scrittore e poeta ceco, ed oggi ospita mostre interattive adatte sul patrimonio culturale della città, pensate principalmente per le famiglie. Infine, tornando al punto di partenza, potrete dare un’occhiata alla Casa Tyl, che fu la casa natale di Josef Kajetán Tyl, celebre scrittore e patriota, autore del testo dell’inno nazionale ceco.

Migliori Hotel a Kutná Hora

Anche se la maggior parte dei viaggiatori visita Kutná Hora in giornata, può valer la pena fermarsi almeno una notte in questa bella cittadina, così da godere della bella vista sul centro storico illuminato e senza le folle di turisti e magari concedersi una buona cena in uno dei suoi ristoranti. Inoltre, Kutná Hora è anche un buon punto di partenza per esplorare la regione circostante.

Tra i migliori hotel di Kutná Hora ci sono lo Chateau Třebešice, in un bel castello nelle campagne appena fuori dalla cittadina, e il Palace Kutná Hora, situato proprio nel cuore del centro storico. Altre valide alternative sono il Boutique Hotel Soukeníkův Dům e l’Hotel Barborský Dvůr.

Dove Mangiare a Kutná Hora (e Provare le Birre di Kutná Hora)

Per chi volesse assaggiare qualche buon piatto della cucina ceca, c’è una manciata di buoni ristoranti a Kutná Hora che serve specialità regionali, rigorosamente da annaffiare con qualche sorso di buona birra locale, come quelle prodotte dal birrificio Měšťanský Pivovar v Kutné Hoře, dalla storia secolare. Ad esempio, provate la loro Kutná Hora Zlatá 12, chiara e dorata, non filtrata e non pastorizzata, con una gradazione del 4,9%.

Tra i migliori ristoranti di Kutná Hora c’è sicuramente il Restaurace Dačický, che serve buone specialità locali in una caratteristica sala dagli arredi in legno. Buone specialità locali e buone birre anche al Staročeská Restaurace V Ruthardce, che nella bella stagione ha anche dei tavolini in giardino. Chi viaggia in auto e cerca un posto alla buona, vecchio stile, conosciuto solo dalla gente del posto, potrebbe guidare per qualche chilometro fino al Motorest Vosrkráč, nel villaggio di Církvice.

Come Arrivare a Kutná Hora

Kutná Hora dista appena 80 km da Praga, per questo la maggior parte dei viaggiatori decide di visitarla in giornata. Ci si può arrivare facilmente in auto (circa 1,5 ore), il che offre una certa flessibilità per chi vuole fermarsi in zona ed esplorare la regione circostante. Noleggiare un’auto a Praga è solitamente un’opzione economica e conveniente, specialmente per le famiglie. Potete trovare i migliori autonoleggi e vedere prezzi e disponibilità su Rentalcars o Discovercars.

Altrimenti si può optare per un tour guidato da Praga: un’opzione piuttosto comoda e facile, che include il trasporto andata e ritorno, i biglietti per le due cattedrali e per l’Ossario di Sedlec e la guida, disponibile anche in italiano.

Chi preferisse organizzare il tutto in autonomia potrebbe optare per il treno, oppure per il bus. C’è un treno ogni circa 2 ore dalla stazione Praha Hlavni Nadrazi diretto a Kutná Hora hl.n., la stazione principale di Kutná Hora, che però dista circa 4 km dalla città. Lì si può prendere un treno locale per Kutná Hora Město, distante circa 1 km dal centro storico, facilmente fattibili a piedi.

Assicuratevi di fare un biglietto per Kutná Hora Město (circa 160 CZK solo andata). Il viaggio dura circa 1-1,5 ore. Lungo il percorso potreste scendere a Kutná Hora Sedlec, così da visitare la cattedrale e l’ossario, per poi magari riprendere il treno verso il centro storico o un bus locale.

Dove Parcheggiare a Kutná Hora

Se andate in auto, assicuratevi di arrivare a Kutná Hora presto, specialmente in stagione, perché i parcheggi tendono a riempirsi rapidamente. D’inverno è un po’ più semplice. Un buon parcheggio pubblico è quello di Na Valech (GPS: 49.94889, 15.26151), situato a pochi passi dalla Cattedrale di Santa Barbara e dal centro storico. È gratuito ed è molto popolare tra le gente del posto, quindi tende a riempirsi in fretta. Vicino all’Ossario di Sedlec si può parcheggiare nel piazzale di fronte alla cattedrale (GPS: 49.95949, 15.28877) oppure lungo la strada nei pressi dell’ossario.

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