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GUIDE DI VIAGGIO / SLOVENIA

Siti UNESCO in Slovenia: Quali Sono e Come Visitarli

Alla scoperta dei Siti Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO in Slovenia: tra grotte, antiche miniere e meraviglie architettoniche.

Siti UNESCO Slovenia Grotte di San Canziano Skocjan

La piccola Slovenia vanta ben 4 siti UNESCO ed un patrimonio di meraviglie naturali, storiche e culturali tutto da scoprire. Tra enormi complessi di grotte, antiche miniere di mercurio e favolose regioni montuose, lo stupore è sempre dietro l’angolo.

Quali sono i Siti UNESCO in Slovenia e come visitarli? Nonostante sia un paese di piccole dimensioni la Slovenia vanta ben quattro siti Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO, ognuno dei quali offre una interessante ed unica prospettiva sulla ricca storia e cultura del paese, oltre che sulle sue eccezionali bellezze naturali. La Slovenia, stretta tra l’arco alpino e le fertili regioni a ridosso della costa, vanta una geologia unica nel suo genere, fatta di fenomeni carsici, aspre montagne ed alte vette tutte da esplorare, ma anche di città eleganti e raffinate che nel tempo si sono trasformate in un emblema dell’architettura del primo Novecento.

QUALI SONO I SITI UNESCO DELLA SLOVENIA?

La Slovenia ha quattro siti riconosciuti Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO, oltre a molte altre attrazioni storiche e paesaggistiche che nel tempo sono state oggetto di tentativi e che rappresentano comunque delle tappe di grande interesse in un viaggio in Slovenia.

Il più importante sito UNESCO in Slovenia è costituito dalle Grotte di San Canziano (Grotte di Škocjan), meno grandi e famose delle vicine Grotte di Postumia ma non per questo meno spettacolari. Queste grotte ospitano alcune delle formazioni più impressionanti del mondo, tra cui cascate sotterranee, canyon e ponti.

Molto interessante anche il Sito UNESCO di Idrija dedicato al Patrimonio del Mercurio che comprende le antiche miniere di mercurio di Almadén in Spagna e Idrija in Slovenia, un tempo tra i principali produttori mondiali del prezioso (e tossico) metallo. Con molti altri paesi d’Europa la Slovenia condivide anche il patrimonio di siti palafitticoli preistorici risalenti a circa 5.000 anni fa, testimoni della vita e della cultura preistorica dell’arco alpino.

Il più recente tra i siti UNESCO in Slovenia è quello dedicato alle Opere di Jože Plečnik a Lubiana: quello che era tra i più celebri architetti sloveni del Novecento è ormai passato alla storia per le sue meravigliose opere che hanno plasmato alcune tra le più belle città della Slovenia, tra parchi, edifici pubblici e ponti che oggi sono considerati capolavori dell’architettura novecentesca.

I SITI UNESCO DELLA SLOVENIA IN DETTAGLIO

GROTTE DI SAN CANZIANO

Le Grotte di Škocjan o Grotte di San Canziano si trovano nel cuore della regione del Carso sloveno e sono il più importante tra i siti Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO della Slovenia. Sono un vasto complesso di grotte sotterranee iscritte nella lista del patrimonio UNESCO nel 1986 per la loro eccezionale bellezza naturale e significato geologico. Le grotte ospitano una varietà di caratteristiche uniche, tra cui fiumi sotterranei, cascate, stalattiti e stalagmiti, antichi sentieri speleologici e ponti sospesi sul vuoto, oltre ad essere l’habitat naturale di diverse rare specie che vivono esclusivamente in ambienti di questo genere.

Classificate tra le grotte più importanti al mondo, le Grotte di Škocjan sono una delle espressioni più significative del carsismo. In questa regione il terreno è caratterizzato da un substrato roccioso calcareo che viene lentamente disciolto dall’acqua, creando una rete di grotte, doline e fiumi sotterranei. A scavare il complesso di grotte di Škocjan è stato il fiume Reka, noto anche come Timavo, che scorre per quasi 40 chilometri nel sottosuolo e nel suo percorso attraversa tre nazioni: Croazia, Slovenia e Italia. Nel corso di milioni di anni l’azione dell’acqua ha creato una fitta rete di canali, caverne e stretti passaggi, ma anche enormi camere e canyon che oggi stupiscono i visitatori.

Il sistema delle Grotte di San Canziano comprende sei grotte interconnesse, ognuna con le sue caratteristiche e formazioni uniche. Un tour guidato permette ai visitatori di immergersi in totale sicurezza, attraverso una facile camminata su un sentiero sotterraneo, nel meraviglioso mondo delle grotte, passando per più livelli fino a tornare in superficie lungo la valle del fiume Reka. Le grotte superiori stupiscono per le loro grandi camere con stalattiti e stalagmiti, passando verso quelle inferiori l’ambiente cambia drasticamente: questa parte della grotta è ancora attiva e sul fondo scorre impetuoso il fiume che continua a scavare la roccia.

Il canyon, profondo fino a 100 metri e largo 140 metri, è considerato uno dei siti naturali sotterranei più importanti d’Europa ed è qualcosa che rende le Grotte di San Canziano davvero uniche nel loro genere e diverse da qualsiasi altra grotta che potreste visitare. La sala principale è davvero enorme e uno spettacolare ponte sospeso nel vuoto attraversa il canyon permettendo di continuare la visita verso una grande caverna che riporta in superficie, da dove si può continuare la visita in autonomia lungo decine di chilometri di sentieri.

Le Grotte di San Canziano si trovano nel villaggio di Skocjan, facilmente raggiungibile in auto o in autobus dalle vicine città di Lubiana e Capodistria. Le grotte sono aperte tutto l’anno, ma è importante verificare in anticipo gli orari di apertura e il programma delle visite guidate. La visita guidata dura circa 2 ore ed è offerta in diverse lingue.

SITI PALAFITTICOLI PREISTORICI DELL’ARCO ALPINO

I Siti Palafitticoli Preistorici dell’Arco Alpino sono un insieme di siti archeologici situati in sei paesi dell’arco alpino: Austria, Francia, Germania, Italia, Svizzera e Slovenia. I siti sono costituiti dai resti di insediamenti preistorici su palafitta, solitamente costruiti sull’acqua lungo fiumi, laghi e paludi. Gli insediamenti risalgono al Neolitico e all’Età del Bronzo e offrono uno sguardo unico sulla vita dei primi agricoltori e pastori europei.

Le prime palafitte nella regione alpina furono costruite intorno al 5000 a.C.: piccoli e semplici insediamenti costituiti da poche capanne di legno costruite su palafitte che nel corso del tempo sono diventati più grandi e complessi e alla fine si sono trasformati in fiorenti comunità agricole. Vi si coltivavano grano, orzo e avena e allevavano bovini, maiali, pecore e capre, inoltre era praticata la caccia e la pesca, oltre alla raccolta di frutta e ortaggi selvatici. Le persone che vivevano negli insediamenti commerciavano con altre comunità d’oltralpe e importavano merci come rame, bronzo e pietra.

Nel 2011 i Siti Palafitticoli Preistorici dell’Arco Alpino sono stati iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Questo riconoscimento sottolinea l’importanza di questi siti per la nostra comprensione della storia e della cultura europea. In Slovenia sono state rinvenute e preservate le tracce di numerose palafitte preistoriche, le principali situate nelle Paludi di Lubiana, a sud della città. Anche se nelle paludi – oggi famose per il cicloturismo e le passeggiate nella natura – non ci sono più palafitte da vedere, i reperti possono essere ammirati nei principali musei della regione, come il Museo Civico di Lubiana e il Museo Nazionale di Lubiana.

PATRIMONIO DEL MERCURIO DI ALMADÉN E IDRIJA

Un altro importantissimo sito del patrimonio mondiale dell’UNESCO condiviso tra Spagna (Almadén) e Slovenia (Idrija) custodisce il notevole patrimonio storico e culturale dei due siti minerari, eccezionale testimonianza dell’estrazione di mercurio lungo un arco di tempo di molti secoli. Le miniere di Almadén e Idrija sono state tra le principali al mondo per l’estrazione del prezioso metallo che, nonostante la sua elevata tossicità, ha avuto notevoli applicazioni nella tecnica, nella medicina e nel progresso tecnologico.

La cittadina di Idrija, nella Slovenia occidentale, è stata per oltre 500 anni uno dei siti minerari più importanti d’Europa ed oggi parte delle miniere – che in origine si estendevano per oltre 30 chilometri nel sottosuolo – è visitabile con l’ausilio di guide specializzate che permettono in totale sicurezza ai visitatori di scoprire un mondo sotterraneo patria di incredibili minerali, come il cinabro e l’azzurrite.

La miniera di mercurio di Idrija ha svolto un ruolo importante nella storia della città ed è stata a lungo la principale fonte di reddito. Vale la pena passeggiare per il suo grazioso centro storico, tra dimore antiche e belle chiesette dalla storia secolare. Il Geoparco di Idrija comprende diversi musei sulla storia e la geologia della miniera e della regione circostante.

OPERE DI JOŽE PLEČNIK A LUBIANA

Gli appassionati di architettura potranno scoprire le importanti opere di Jože Plečnik, architetto sloveno considerato una delle figure più importanti dell’architettura del XX secolo, riconosciute globalmente all’interno del sito UNESCO denominato “Opere di Jože Plečnik a Lubiana – Human Centered Urban Design” che raccoglie alcune tra le più importanti opere architettoniche che hanno plasmato l’aspetto della capitale slovena.

Iscritte nelle liste dell’UNESCO nel 2021, le Opere di Jože Plečnik a Lubiana sono state realizzate principalmente tra le due guerre mondiali e rappresentano un esempio unico di progettazione urbana incentrata sull’uomo. Plečnik trasformò l’aspetto Lubiana da città di provincia ad una raffinata capitale europea, creando una serie di spazi e strutture pubbliche perfettamente integrate nel tessuto urbano preesistente e dalle antiche origini.

La più celebre tra le opere di Plečnik è il Triplo Ponte di Lubiana (Tromostovje), un arco trionfale dedicato all’acqua ed un bell’esempio dell’uso di forme classiche in un contesto moderno. Il ponte è anche un’infrastruttura funzionale, in quanto fornisce un collegamento pedonale tra le due piazze principali della città. Tra le altre importanti opere di Plečnik a Lubiana meritano di essere viste la Biblioteca Nazionale e Universitaria, il Teatro estivo di Križanke e il Cimitero Centrale di Žale.

Le opere di Plečnik a Lubiana hanno avuto un profondo impatto sull’identità della città, hanno reso Lubiana una città più bella e vivibile e hanno anche contribuito a creare un senso di orgoglio nazionale.

OLTRE I SITI UNESCO IN SLOVENIA: ALTRI POSTI IMPERDIBILI DA VISITARE

I siti UNESCO della Slovenia offrono una panoramica superficiale di alcune delle bellezze naturali, storiche e culturali del paese, ma sono solo un assaggio di ciò che un viaggiatore può trovare tra le sue incantevoli valli, le alte vette alpine e i minuscoli borghetti senza tempo sparsi nelle campagne dell’entroterra.

Tra i più bei posti da visitare in Slovenia alcuni sono davvero imperdibili:

  • Il Lago di Bled e i suoi meravigliosi dintorni, come le Gole di Vintgar e il Lago Bohinj;
  • I paesaggi della Valle dell’Isonzo con le sue rapide impetuose famose per il rafting, le piscine naturali color smeraldo e la strada panoramica che attraversa uno degli scenari alpini più belli della Slovenia;
  • Le Grotte di Postumia e il Castello di Predjama, un incredibile fortezza costruita all’interno di una grotta, proprio sopra il complesso di Postumia, tra le grotte più grandi e più belle al mondo.

Inoltre ci sono molti altri posti meno conosciuti, ma non per questo meno belli e importanti, al punto che sono stati inseriti nella lista dei candidati a diventare sito Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO. Tra questi meritano indubbiamente una visita:

IL SENTIERO DELLA PACE DALLE ALPI ALL’ADRIATICO

Dedicato alla memoria e alle eredità culturali della Prima Guerra Mondiale, il Sentiero della Pace dalle Alpi all’Adriatico è un percorso che ripercorre le linee del Fronte Isontino, che fu uno dei più importanti della Prima Guerra Mondiale. Il sentiero attraversa una serie di villaggi e città che sono stati gravemente danneggiati durante la guerra: quasi 500 chilometri e 30 tappe attraverso bellissimi paesaggi naturali, monumenti, borghi storici e tracce del tragico passato che riportano alla luce le memorie del conflitto.

ALTIPIANI DI FUŽINA

Incastonati nell’idilliaco paesaggio del Parco Nazionale del Triglav, a pochi chilometri dal Lago di Bohinj, gli altipiani di Fužina sono un paradiso per gli amanti delle lunghe passeggiate nella natura ed offrono l’opportunità unica di immergersi nella vita di montagna, tra antiche malghe e abitazioni tradizionali a capanna tipiche della regione. Dal villaggio di Goreljek si accede ad alcuni degli altipiani più isolati ed autentici della Slovenia, come quello di Planina Zajamniki, mentre intorno un gruppo di colline offrono viste mozzafiato sulle montagne e sui laghi circostanti.

OSPEDALE PARTIGIANO DI FRANJA

Nascosto tra i monti e i minuscoli villaggi di montagna della Slovenia nord-occidentale l’Ospedale Partigiano di Franja è una vera gemma nascosta per gli appassionati di storia. Qui si trovava un ospedale segreto costruito dai partigiani durante la Seconda Guerra Mondiale, utilizzato per curare partigiani e civili feriti. La sua affascinante storia rivela quanto formidabile e ingegnosa fosse quest’opera, che ebbe un certo impatto nella riuscita delle operazioni per la liberazione del territorio dal nazi-fascismo.

Le strutture dell’ospedale, così come molti degli arredi, sono stati ben preservati nel tempo e minuziosamente ricostruiti così da essere una toccante e profonda testimonianza della sua funzione e della vita comunitaria che vi si svolgeva e che impegnava decine e decine di persone tra guardie, medici e infermieri, cuochi e inservienti.

REGIONE DEL CARSO CLASSICO

La bella regione del Carso si estende tra la Slovenia occidentale e l’Italia nord-orientale, nota per il paesaggio brullo e per il fenomeno ormai noto come carsismo, dove la roccia calcarea è stata scavata nel corso di milioni di anni a formare centinaia di doline e grotte che nascondono fiumi sotterranei e paesaggi di incredibile bellezza nascosti nel sottosuolo.

Il Carso Classico vanta centinaia di chilometri di sentieri, percorsi da seguire in bicicletta o mountain bike, mulattiere e strade da percorrere a cavallo, ed è un vero paradiso per gli amanti della speleologia e delle attività all’aperto, oltre ad essere l’habitat naturale di centinaia di specie animali e vegetali.

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