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GUIDE / PARIGI

Parigi in 4 Giorni: Notre Dame – Marais – Centre Pompidou – Bastille

Secondo giorno in una delle città più romantiche al mondo. Il profumo dei croissant appena sfornati, la fragranza dei saccottini al cioccolato e il tepore di una piccola boulangerie di quartiere. Buongiorno Parigi! 

Parigi in 4 Giorni
Itinerario del Secondo Giorno

Nel secondo giorno vedremo:

  • Cattedrale di Notre Dame
  • Le Marais
  • Le Centre Pompidou
  • Place de la Bastille

Il nostro albergo è vicino Porte de Clichy, in zona molto defilata rispetto al centro, vicino alla Periferique. Assolutamente nessun problema, la metro ci consentirà comunque di raggiungere ogni parte di Parigi nel giro di poche decine di minuti e in assoluta comodità e semplicità.

Ho deciso di non acquistare abbonamenti o ticket giornalieri, ma i carnet da 10 biglietti T+ a 14,10 euro (10 biglietti a costo pieno vengono 18 euro). L’alternativa è un pass Paris Visite da 3 giorni a 24.80 € a persona. 

Il percorso di oggi ci porterà nel cuore di Parigi e farà molto felici tutti coloro che son cresciuti con il mito del Gobbo di Notre Dame, della Parigi dei café letterari e dell’atmosfera bohèmienne.

Direzione Saint Paul, la fermata della metro che ci proietterà direttamente nel Marais, uno dei quartieri più belli ed autentici di Parigi.

Proseguiamo lungo Rue de Rivoli, per poi inoltrarci in Rue Vieille du Temple e da lì perderci nel dedalo di vicoli che da essa si diramano. Prendetevi tutto il tempo che volete per esplorare ogni angolo di questo quartiere, sarà sempre una piacevole scoperta.

Nel cuore del Marais

Il Marais è un quartiere assolutamente autentico e ancora in buona parte privo delle sofisticazioni create a misura di turista, questo vi permetterà di poter apprezzare diversi volti della vita del pienissimo centro parigino, lasciandovi alle spalle caos e traffico.

Nel Marais vive una delle più grandi comunità ebraiche di Parigi, ed è il posto migliore per assaporare un po’ della cultura ebraica. Sarà molto probabile vedere in giro persone in abiti tradizionali ebraici, come sarà possibile fare un giro nelle botteghe e nelle librerie con scritte in ebraico. 

Lasciatevi guidare dal vostro naso e dai vostri occhi, nei forni e nelle pasticcerie del quartiere potrete scovare delle vere e proprie delizie.

Di sicuro una zona così affascinante e richiamo di turisti diventa un bocconcino goloso per avidi affaristi e preservare gli antichi negozietti del Marais non è cosa semplice, tant’è che negli ultimi anni il quartiere sta subendo pesanti trasformazioni. Ma tranquilli, per gli amanti dell’autentico come me ci sono ancora un sacco di bei posticini da scoprire.

Il cuore del Marais è il Pletzl, il che significa che dovremo dirigerci in Rue des Rosiers, il quale è un delizioso vicolo ricco di negozi ebraici. 

Al n°10 di rue des Rosiers troverete un cancello che sembra immettere in una corte privata. Entrate senza timore, vi ritroverete in un meraviglioso giardino segreto, le Jardin Rosiers Joseph Migneret, che custodisce anche un piccolo memoriale a ricordo dei bambini della vicina scuola deportati ad Auschwitz durante la Guerra.

Street food dolce e salato nel quartiere ebraico del Pletzl

Proseguendo la visita del quartiere sono degni di nota la Biblioteca Storica della Città di Parigi, il Museo Carnavalet e il Museo Nazionale Picasso.

Per il pranzo ci riavviciniamo a Rue des Rosiers, dove è presente un ristorante kosher mediorientale leggendario: l’As du Fallafel, dove potrete avvicinarvi alla finestra del baracchino e ordinare dei fallafel da mangiare mentre si passeggia o in alternativa si può fare la fila per sedersi ai tavolini interni e gustare qualcosa di più sostanzioso. Consiglio? Entrate, sedetevi e leccatevi i baffi.

Per il dolce, a due passi da l’As du Fallafel c’è un’altra istituzione del Pletzl: Murciano, una pasticceria ebraica che sicuramente attirerà la vostra attenzione per due motivi. Il primo è l’ampia scelta di dolci, torte, biscotti e prodotti da forno vari.

Il secondo è l’eleganza della bottega, che per quanto sia una attività molto modesta e gestita veramente in maniera semplice, mostra ancora l’aspetto antico con preziosi stucchi e decorazioni.

Non vorrei che restiate delusi, facciamoci a capire, niente alta pasticceria, ma lasciatevi ispirare da ciò che più vi attira e godete di un gusto autentico e senza troppi fronzoli, non ve ne pentirete affatto.

Il Centre Pompidou di Renzo Piano

Dopo pranzo andiamo a riprendere Rue de Rivoli verso la chiesa di San Gervasio, passiamo davanti all’Hotel de Ville e arriviamo fino a Rue du Renard, in fondo alla quale scorgiamo la sagoma di un edificio tanto famoso quanto eccentrico: le Centre Pompidou, eccellente museo di arte moderna e arti visuali, che tra i progettisti annovera anche un giovane Renzo Piano.

Diamo un’occhiata al Centro Pompidou e poi ci dirigiamo verso la Tour Saint Jaques. Proseguiamo su Rue Saint Martin e attraversiamo la Senna su Pont Notre Dame. Siamo sull’Île de la Cité, l’isola principale di Parigi e al termine del viale ci appare il piazzale che ospita il Punto Zero di Francia e, soprattutto, la maestosa Cattedrale di Notre Dame.

La Cattedrale di Notre Dame

La Cattedrale di Notre Dame è Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, è visitabile gratuitamente ed è un meraviglioso esempio di architettura gotica con alcuni elementi di derivazione romanica.

A pagamento è possibile visitare il Museo del Tesoro ed è possibile salire sulle torri, dalle quali si gode di una splendida vista su Parigi e ci si sente un po’ immersi nella favola di Quasimodo ed Esmeralda.

Continuiamo la nostra passeggiata lungo la Senna fino al Pont des Arts, ponte pedonale con pavimentazione lignea, per poi dare un’occhiata al Cortile Quadrato del Louvre, dove ho incontrato un violinista di strada che mi ha semplicemente incantato per la sua bravura. Diamo un’occhiata esterna al Palazzo del Louvre e al Carosello, ai Jardin de Tuileries e al quartiere circostante.

Bastille, l’Assenzio e la vita della bohème parigina

Riprendiamo a metà pomeriggio la metro alla fermata Palais Royal e ci rechiamo fino a Bastille, ovvero Piazza della Bastiglia.

Questo quartiere negli ultimi anni è diventato molto gettonato tra i giovani ed è diventato un vero ritrovo per la movida a qualsiasi ora del giorno e della notte. Sul fondo di Rue de la Roquette c’è un piccolo e tranquillo café dal nome molto eloquente: La Fée Verte.

Se anche voi, come me, siete appassionati di assenzio e dello stile di vita bohèmienne siete nel posto giusto. Accomodatevi in un tavolino lungo le vetrate, assaporate il torpore contrastante con il freddo dell’inverno parigino, ordinate un bicchierino di uno degli ottimi assenzi dalla carta e godetevi il vostro rituale.

Non c’è niente di altrettanto meraviglioso della goccia d’acqua che scioglie lo zucchero e va ad intorbidire l’assenzio, mentre voi siete lì a contemplare la gente che passa nel viale. Prendetevi il vostro tempo, godetevi questo frammento di antica e poetica vita parigina.

A cena in un autentico bistrò parigino

In serata torneremo a Palais Royal e ci incamminiamo verso Rue de la Vrillière dove c’è lo storico “Bistrò Victoires” dove potersi concedere una cena in una atmosfera assolutamente autentica. La sera il bistrò è talmente pieno che avrete difficoltà a destreggiarvi per raggiungere l’uscita, nascosta da una tendina come la tradizione dei vecchi bistrò vuole.

Il menù prevede diverse specialità della cucina francese, noi abbiamo provato una Salad Landaise con foie gras de canard, manchon de canard, gésiers confits e jambon de pays, una Entrecôte Grillée au thym brûlé de la Garrigue e una Tartare de boeuf.

Questo bistrò è rinomato per le Tartare, che però mi sento di avvisarvi che essendo carne cruda è un piatto un po’ particolare e a molti può non piacere. A cena è quasi sempre pieno, se siete in coppia non dovrebbe essere un problema, altrimenti è necessario prenotare.

 – GUIDA ESSENZIALE – 

VISITARE PARIGI IN 4 GIORNI

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