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Isole della Senna a Parigi: Le Conosci Tutte?
Alla scoperta delle Isole della Senna a Parigi: dall’Île de la Cité e l’Île St-Louis a quelle meno note. Cose da Vedere e da Fare e consigli per esplorare al meglio i dintorni.
Alla scoperta delle Isole della Senna a Parigi, antiche custodi della storia, della spiritualità e della cultura della capitale francese, in un itinerario che spazia dalle più note a quelle meno conosciute.
Le Isole della Senna sono un gioiello incastonato nel cuore di Parigi, tra le acque sinuose del leggendario fiume che bagna la città e le sue rive dalla storia millenaria, tutelate dall’UNESCO come Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Le più celebri sono senza dubbio l’Île de la Cité, nucleo da cui l’intera città ha avuto origine, e la vicina piccola Île St-Louis, con i suoi eleganti palazzi e strade acciottolate, entrambe testimoni di epoche passate e custodi di antiche leggende.
Decisamente meno nota, la piccola Île aux Cygnes è spesso snobbata dai visitatori. Ed è un peccato, perché è un buon posto per fare una tranquilla passeggiata ed ammirare la Torre Eiffel che si specchia nelle placide acque del fiume che scorrono sotto lo storico Pont de Bir Hakeim, risalente ai primi del Novecento. Un tempo le isole della Senna erano più di una decina, ma il susseguirsi del tempo e degli sconvolgimenti urbanistici che hanno plasmato la città le ha fatte scomparire quasi tutte, ormai inglobate nel tessuto cittadino ed irriconoscibili.
In questa guida alle Isole della Senna a Parigi:
Le Isole della Senna a Parigi: Alla Scoperta dell’Île de la Cité e dell’Île Saint-Louis
Le due principali isole di Parigi, l’Île de la Cité e l’Île Saint Louis, sorgono una accanto all’altra nel cuore della città, strette tra il pittoresco Quartiere Latino a sud e l’elegante Marais a nord. Sotto i loro antichi ponti scorrono dal mattino a sera inoltrata i celebri battelli parigini – perfetti per una romantica Crociera sulla Senna – e i Batobus, un modo tutto sommato economico e sicuramente scenico per spostarsi tra le principali attrazioni lungo le rive del fiume.
Île de la Cité
L’Île de la Cité è la più grande delle isole di Parigi, ed è un vero gioiello di storia e architettura. Infatti, è il centro storico e geografico della capitale francese, e non a caso ospita alcuni dei monumenti più celebri della città, come la Cattedrale di Notre Dame e la Sainte Chapelle. Attraversata dal Boulevard du Palais, che traccia il confine tra il I e il IV arrondissement, l’isola è collegata al resto della città attraverso nove ponti, tra cui il Pont Saint-Louis ad est – che la collega all’Île Saint-Louis – e il Pont Neuf ad ovest, uno dei ponti più antichi della città.
L’Île de la Cité ha una storia che risale al III secolo a.C., quando la tribù celtica dei Parisii si stabilì qui, dando così il nome alla futura città di Parigi. L’isola è stata fulcro della città romana di Lutetia Parisiorum, sede della corte merovingia e centro del potere reale, religioso e giudiziario per più di un millennio. E ancora oggi è considerata il centro geografico di Parigi: nella piazza di fronte alla Cattedrale di Notre Dame cercate per terra la stella di bronzo a forma di rosa dei venti che indica il “point zéro des routes de France”, da cui si misurano le distanze tra la capitale e le altre città francesi.
Nonostante le sue dimensioni ridotte, l’Île de la Cité è un concentrato d’arte e cultura. L’attrazione più famosa è certamente la maestosa Cattedrale di Notre-Dame, uno dei più superbi esempi di architettura gotica. Costruita a partire dal 1163 per volontà del vescovo Maurice de Sully, richiese quasi due secoli per essere completata, e molte parti sono il risultato di aggiunte e restauri più recenti. La sua storia è travagliata e affascinante, così come i tesori che custodisce, tra opere d’arte d’inestimabile valore e alcune delle più sacre reliquie della cristianità.
Dalla piazza antistante si accede ad una cripta archeologica che rivela reperti risalenti al periodo gallo-romano e alla successiva, stratificata evoluzione della città nel corso dei secoli. Ma il vero gioiello, fin troppo spesso sottovalutato, si trova nascosto tra le mura del Palazzo di Giustizia: la sublime Sainte Chapelle, un Patrimonio dell’Umanità UNESCO che sorprende i visitatori con le sue favolose vetrate istoriate che narrano storie bibliche, commissionata da re Luigi IX per custodire la sua preziosa collezione di reliquie della Passione di Cristo.
Giusto accanto, non si può non visitare la Conciergerie, uno dei pochi e più significativi resti dell’antico Palais de la Cité. Inizialmente residenza reale, durante la Rivoluzione Francese divenne una delle prigioni più famigerate di Parigi, guadagnandosi la triste fama di “anticamera della ghigliottina”. Personaggi celebri come la regina Marie-Antoinette, Danton e Robespierre vi furono imprigionati.
Nella parte occidentale dell’isola, vicino al Pont Neuf, la suggestiva Place Dauphine, commissionata da Enrico IV nel 1607, offre un’atmosfera magica con gallerie d’arte, ristoranti e caffè tipici parigini. La piazza è stata fonte di ispirazione per numerosi artisti e scrittori nel corso dei secoli. Poi si può ripercorrere l’isola a ritroso, costeggiando la Senna verso la piccola Île Saint-Louis. E lungo il percorso vale la pena fare una passeggiata attraverso il pittoresco mercato dei fiori che si tiene intorno a Place Louis-Lépine, e che da oltre un secolo propone piante, fiori ed ogni tanto anche uccellini da compagnia.
Île Saint-Louis
L’Île Saint-Louis, la più modesta delle due gemme fluviali che adornano il centro di Parigi, è quasi sempre avvolta da una tranquillità che sembra sfidare il trambusto della città circostante. Con i suoi quattro ponti che la collegano alle rive del Quartiere Latino e del Marais e il piccolo Pont Saint-Louis che la lega all’Île de la Cité, quest’isola è un tesoro d’eleganza architettonica che affonda le radici nella volontà di Luigi XIII e della regina Maria De Medici, che agli inizi del XVII secolo ne plasmarono l’aspetto.
Oggi, l’isola mantiene praticamente intatta la trama urbana del passato, con poche strade rettilinee che si affacciano su eleganti facciate di palazzi borghesi. La passeggiata lungo la Rue Saint-Louis-en-l’Île o il Quai de Béthume svela un tesoro di edifici storici – chiamati hôtel particulier, come da usanza parigina – testimoni di storie affascinanti. Il palazzo noto come Hôtel de Lauzun, ad esempio, è celebre per essere il luogo in cui Charles Baudelaire scrisse Les Fleurs du Mal, mentre sul Quai de Béthune dimorava la rinomata scienziata tre volte Nobel, Marie Curie.
L’isola si gira da capo a fondo in poco tempo: la Rue Saint-Louis la percorre tutta ed è animata da gallerie d’arte, caffè e ristoranti che invitano a una pausa tranquilla lontano dalle folle della vicina Île de la Cité. Lungo la passeggiata, vale la pena dare un’occhiata anche alla piccola Eglise Saint Louis en l’Île, dedicata a Luigi IX ed eretta con maestria tra il 1664 e il 1726.
La Meno Nota delle Isole di Parigi: la piccola Île aux Cygnes
Oltre alle rinomate Île de la Cité e Île Saint-Louis a Parigi c’è anche una terza isola, la più piccola di tutte, praticamente disabitata: l’Île aux Cygnes. Lunga e stretta, è facilmente accessibile a piedi dallo storico Pont de Bir Hakeim, poco a sud della Torre Eiffel, e dal Pont de Grenelle, situato all’estremità opposta. Quest’isola artificiale è un luogo molto apprezzato dai parigini per fare una tranquilla camminata oppure per una corsetta, ma è molto meno conosciuto dai turisti, nonostante la sua posizione centrale e la bella vista che si ha sulla Senna e sulla Torre Eiffel.
Basterebbe raggiungere il Pont de Bir Hakeim e arrivare al belvedere affacciato sul fiume, dove dagli anni ’30 fa bella mostra di sé anche una statua equestre dal titolo evocativo: La France renaissante. Poi si possono percorrere i quasi 900 metri di viale alberato che portano all’estremità opposta, dove troverete una curiosa replica in miniatura della Statua della Libertà, donata dalla comunità americana di Parigi nel 1889.
Le Altre Isole di Parigi
Se a questo punto pensate di aver visto tutte le isole di Parigi beh, forse avete ragione. O forse, no. In effetti, ci sarebbero almeno altre tre isole degne di nota, anche piuttosto grandi, situate nella periferia occidentale parigina. Ma nessuna di esse si trova amministrativamente nel territorio del comune di Parigi, ma in quelle dei comuni dell’hinterland. Una delle più significative è l’Île-Saint-Denis, che addirittura fa comune a sé, ed oggi è una piccola città priva di particolari attrattive, se non la vicinanza al sobborgo di Saint-Denis, celebre per la Basilica di Saint Denis, dove si possono ammirare le sfarzose tombe di quasi tutti i re e le regine di Francia, e per il grande Stade de France.
Alcuni chilometri più a sud, di fronte al Bois de Boulogne e non lontano dalla Fondazione Louis Vuitton, c’è l’Île de Puteaux, che è praticamente ricoperta per l’intera lunghezza da impianti sportivi. Qui nel 1873 venne fondato uno dei primi club di tennis di Parigi e ancora oggi ci sono decine di campi da tennis e da calcio. Fu anche una delle sedi dei Giochi della II Olimpiade di Parigi del 1900 e all’estremità più a nord ospita anche un grazioso giardino con un roseto. Amministrativamente è divisa tra i comuni di Puteaux e Neuilly-sur-Seine.
E a quest’ultimo appartiene anche l’isola appena più a nord, la famosa Île de la Grande Jatte. Ma chi pensa di ritrovarvi le stesse atmosfere e suggestioni ritratte da Georges Seurat resterà deluso: l’isola è oggi completamente inglobata nella città, e gli unici resti dei verdi prati alberati si trovano in un piccolo giardinetto alla sua punta settentrionale.
Cosa Vedere nei Dintorni delle Isole della Senna a Parigi
Data la posizione centrale dell’Île de la Cité e dell’Île Saint-Louis c’è solo l’imbarazzo della scelta delle cose che si possono vedere nei dintorni. Da qui si può partire per lunghe e piacevoli passeggiate alla scoperta di alcuni tra i quartieri più belli della città, come il Marais, il Quartiere Latino e Saint Germain des Prés. Ci si può mischiare alla vivace vita studentesca nel quartiere della Sorbona e raggiungere il Jardin des Plantes, con i suoi interessanti musei dedicati alla natura. Ovviamente si può fare una passeggiata fino ai meravigliosi Giardini del Lussemburgo e al Pantheon di Parigi, oppure costeggiare la Senna verso il Museo d’Orsay e l’Esplanade des Invalides.
Dalla parte opposta si può ammirare l’eleganza dell’Hôtel de Ville, il municipio di Parigi, e proseguire verso il Centre Pompidou, il pittoresco quartiere del Pletzl e le belle stradine del Marais, che nascondono anche alcuni interessanti musei, come il Museo Carnavalet, sulla storia della città. Lungo le rive della Senna si può prendere un Batobus per spostarsi verso la Torre Eiffel e magari visitare l’Île aux Cygnes. Oppure si può semplicemente entrare in una delle tante stazioni della metropolitana nei dintorni per proseguire l’esplorazione della città.